Il secondo giorno dei test di Sepang ci regala una certezza: attenzione a Quartararo. Il piccolo Diablo francese si riprende la testa della classifica e batte le resistenze di tutti gli altri in 1:58:572, migliorando in parte il tempo di ieri. Seconda casella Ducati Pramac di un Miller che su pista non proprio secca e asciutta mette a referto una medaglia d'argento davvero importante, staccandosi di solo 69 milllesimi. Terza casella per Pedrosa: il collaudatore della KTM dimostra di essere un pilota ancora davvero esperto e si piazza con ritardo di 90 millesimi. Quarta casella che viene presa di forza da Mir: il talentino spagnolo mette la sua Suzuki a 159 milllesimi dal primo e Brivio, team manager della casa giapponese, non nasconde la sua gioia per una moto che sembra davvero rispondere bene e presente e settimo posto di Rins che certifica questa euforia in casa Suzuki. Solo quinto Morbidelli: il pilota italiano era reduce da un exploit di secondo posto di ieri, ma oggi è apparso leggermente in difficoltà.

Sesta casella per un buon Vinales, seppure sembra che la Yamaha ufficiale stia faticando in maniera non grave ma ancora lontana da vedere una reale luce. Ottavo Pol Espargaro: la KTM, al primo anno nella classe regina, sta dimostrando una crescita davvero importante e attenzione ad una moto che potrebbe essere la vera rivelazione del Mondiale. Nono Marc Marquez: il campione del Mondo adora giocare al gatto e al topo e lo sta dimostrando. La Honda sembra involuta da quella pazzesca dello scorso anno, solo diciasettesimo Alex con l'altra HRC, ma si sa in casa Honda la strategia conta molto e Suppo è davvero un maestro.

Decima casella per Rossi: mentre la fidanzata incantava Sanremo e il suo Festival, lui non sta ancora incantando i suoi tifosi. La Yamaha M1 sembra ancora non perfetta e, dato che questa moto come le altre saranno quelle del Qatar, Valentino dovrà mettere la grinta e il suo talento. Tredicesimo Petrucci, quattordicesimo Bagnaia, ma la notizia è il quindecisimo tempo di Dovizioso. Andrea, come Marc, cadono entrambi in pista senza nessun danno, ma la Ducati sembra non essere ancora nella sua versione migliore.

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