Una gara bellissima che ci regala la Gp. Italia che torna assoluta protagonista, ma con doppia gioia. La prima sta nella vittoria di un ragazzo, un rookie che riporta l'Italia davanti in quello sport dove avevamo visto troppe volte la Spagna davanti: una gara sofferta e bravissimo il nostro ragazzo che suda e lotta e che riesce a rimontare una gara che sembrava in mano Honda. Lui ci ha creduto e ha riportato la Ducati lassù.
Una Ducati non normale perchè è la vittoria del team Gresini: il sogno di Fausto di vedere le sue moto in MotoGp, il covid lo ha portato via troppo presto, ma lui da lassù ha guidato Enea nella vittoria. Secondo una ottima KTM con Binder che mette in luce la grande abilità di Guidotti e terzo Pol Espargaro che commette un errore grave e che gli costa, forse, la vittoria.
Quarta una buonissima Aprilia con Aleix Espargaro che rimette le regole della casa italiana in alto, quinto un Marquez che in gara mostra ancora qualche limite e una moto non ancora perfetta. Sesto Mir e settimo Rins e le due Suzuki che si ritrovano in gara, dopo una qualifica non al top.
Ottavo Zarco che spedisce Quartararo nono e la Yamaha, forse, paga qualcosa: la gomma della moto in blu fatica e le critiche di Valentino dello scorso anno avevano un fondo di verità e capire in Indonesia come stanno.
Decimo Nakagami con LCR Honda sempre in alto e undicesimo Morbidelli. Cade Bagnaia che porta in terra con lui anche Martin, ma la Ducati ufficiale dovrà valutare molte cose.