Mamma mia quanto è bella la MotoGp! L'adrenalina unica di una pista meravigliosa come quella di Assen ci consegna una gara divertente e a tratti davvero spettacolare. La pole postion per la terza volta in stagione e la seconda consecutiva è andata a Quartararo in una prima fila inedita per l'assenza del solito Marquez.

La gara è stata uno show subito dalle prime curve con Vinales e Quartararo che si sono dati colpi e Marquez bravo ad osservare. Partenza lampo delle due Suzuki che si piazzano prime e seconde con Rins (il quale pensa bene di scivolare) e Mir che crolla di prestazioni per il dolore di Brivio. Il brivido lo sa dare Vinales: il pilota spagnolo dimostra a tutti un dato e una verità quella di una Yamaha assolutamente competitiva. Guida aggressiva, a tratti assatanata e precisa, con tempi in crescendo e davvero veloci oltre che una gestione della gara intelligente. E' il trionfo dell'altro motociclismo, di quello della gavetta e del sudore su quello del talento divino. Perchè si Marquez arriva secondo, ha un vantaggio di 44 punti su Dovizioso, ma oggi si è arreso ad un avversario che lo ha tenuto bene e ha saputo rispondere colpo su colpo.

Marquez è apparso nervoso, aggressivo e nettamente feroce rispetto al solito a dimostrazione di un fine settimana olandese che ha patito. Terzo Quartararo: al francese manca solo la vittoria che meriterebbe, dimostra di essere un pilota assoluto e completo con delle buonissime idee di guida e di voglia di fare. Solo quarto Dovizioso e sesto Petrucci: la Ducati mostra limiti con il caldo, il deterioramento delle gomme faceva paura e il calo di motore su una pista povera di rettilinei dimostra i grandi limiti della Rossa a due ruote. Quinto un super Morbidelli: una gara di rimonta e attenta per lui, ha veramente dimostrato cosa vuol dire gettare il cuore oltre l'ostacolo. Settimo Cruchtlow per un errore commesso sul finale, ma un pilota che ha corso meglio delle ultime uscite. Ottavo Mir come detto che chiude in calo una gara che lo aveva visto anche competere in zone da podio. Nono Miller e decimo Iannone con un Aprilia finalmente nella top ten. Chiude indietro Bagnaia, solo quattordicesimo.

Rossi cade e travolge Nakagami senza conseguenze gravi per il giapponese: per Vale ennesimo pessimo weekend, dopo un Q2 mancato per aver toccato il verde a bordo cordoli nelle terze libere, ma la moto non c'entra e Rossi dovrà farsi qualche domanda su una stagione davvero pessima.