Le Mans, la terra dei motori per eccellenza e solo uno poteva dominare la gara della MotoGp. Marc Marquez parte dalla pole e confeziona l'ennesima gara perfetta tra la sofferenza dei primi giri e il ritorno alla classe e al talento nella seconda parte. Gli aggettivi per lo spagnolo li abbiamo finiti: ennesima gara perfetta, la sua guida precisa e puntuale che aveva difettato in libere e in qualifica la ritrova e in gara fa i vuoti dietro di lui. I complimenti allo spagnolo sono doverosi e d'obbligo, anche se la gara non è stata entusiasmante quanto le altre due categorie precedenti, anche se la lepre Marc ci mette del suo per ammazzare ogni gara che domina. Secondo un ottimo Dovizioso: gara di tenacia la sua, senza strafare e controllando bene la sua posizione da un ottimo e positivo Petrucci, terzo gradino per lui.
Le due Ducati escono da una gara assolutamente positiva, non sembrano pagare libere e qualifica non perfetta e anzi dimostrano un gran passo gara nella seconda parte. Quarto Miller: il pilota della Pramac merita una nota di merito per un inizio gara davvero da protagonista in un duello con Marquez (unico pilota ad avere impensierito il campione spagnolo) fatto di sorpassi a botta e risposta continui. Miller paga forse il calo della gomma e lo spingere troppo nella prima parte a cercare di tenere il 93 vicino a lui e a tiro. Quinto Rossi: il 46 merita comunque un plauso in una delle migliori gare della stagione. Il carattere e la voglia di rimanere concentrato e attaccato ai primi dimostrano un pilota assolutamente vivo e voglioso di dimostrare la sua classe e di voler spingere una Yamaha (in difficoltà evidente su Honda e Ducati) al limite e provare a portarla sul podio.
Sesto un ottimo Pol Espargaro con KTM che conferma le belle cose fatte vedere nelle libere e paga una qualifica che poteva vederla più avanti. Settimo Morbidelli in calo rispetto a Jerez, ma attenzione al pilota italiano che sta davvero crescendo in costanza. Ottavo un ottimo Quartararo a casa su con giri veloci nella seconda parte di gara e una cattiveria che dimostra positiva nella gara e peccato doppio per una pessima qualifica. Nono Cruchtlow e anche per lui grande rammarico per ieri e decimo Rins in crisi di identità e lontano da Marquez e dalla sua guida vista tra Texas e Spagna. Caduta per Vinales e Bagnaia, Lorenzo trova un positivo undicesimo posto. Marquez mette al sicuro il Mondiale, ma attenzione alle gare che restano: nulla deve essere dato per scontato.