Austin o meglio casa Marquez. Mai infatti, nella storia delle due ruote, un pilota era stato capace di dominare una pista in maniera così netta. Il tracciato dello stato della stella solitaria sulla bandiera e dalla bellissima torre e della collina dedicata ad Hayden con il grande 69 disegnato sull'erba, rappresenta la terra di conquista più netta di Marquez. Qui lo spagnolo ha dominato, vincendo sei volte dalla pole, tre volte conducendo la gara dall'inizio e cinque volte con annesso giro veloce. Numeri che fanno impressione: lo scorso anno con la sesta vittoria ha superato le cinque targate Stoner in Australia, firmando record all time. Un altro record potrebbe mettere a segno il buon Marquez, qualora ottenesse la settima vittoria in terra di Austin: lo spagnolo dei record andrebbe ad eguagliare quelle sette vittorie consecutive in uno stesso circuito di Rossi, fatte al Mugello dal 2002 al 2008.
Per non parlare delle nove consecutive, ancora lontane, targate Agostini in Finlandia dal 1965 al 1973 o le otto consecutive fatte dallo stesso pilota a Spa tra il 1966 e il 1973 in MV Augusta. Certo rimangono traguardi lontani, ma lo spagnolo ha tutto il tempo per eguagliare i grandi miti. I rivali? Be Rossi in terra texana fatica sempre e non hai mai vinto qui (come al Buriram e in Austria, introdotti dopo il titolo mondiale 2009) e dovrà e vorrà provare ad andare contro le statistiche. Lorenzo è nella stessa situazione: mai vincitore qui, come in Argentina e in Germania, altre terre battenti bandiera 93. La Honda ad Austin dimostra sempre di essere superiore e per Ducati e Yamaha non sarà facile per nulla rompere egemonia della casa giapponese, nonostente Austin presenti rettilinei e stacchi da moto italiana. Marquez rimane uomo e campione da battere, ma attenzione che quest'anno il circuito delle Americhe potrebbe regalare sorprese. Il circuito presenta 20 curve ed il record della pista è di Marquez in 2'03''575 datato 2014. La pista parte in salita per arrivare a curva uno con pendenza dell'11% ed è posta in cima ad una collinetta il tornantino, discesa verso i tornanti in sequenza a S, per arrivare poi alle curve 10 e 11, con la prima di scarsa visibilità.
Rettilineo di un chilometro, frenata della curva 12 e parte finale del circuito più lenta e guidata con cambio da destra a sinistra nelle curve prima del traguardo. Lo scorso anno vinse Martin in Moto3, Bagnaia in Moto2 e Marquez in MotoGP, dominando la gara nettamente. Inoltre, il circuito è molto largo rispetto ai tradizionali, essendo in comune con la Formula 1, come quelli di Montmelò e Silverstone.