La MotoGp ha un re che non è uguale agli altri. Marc Marquez domina in Argentina. Termas de Rio Hondo è sempre di più casa sua e il pilota spagnolo lo dimostra. La sua classe e il suo talento sono unici e i dodici secondi dati ai diretti inseguitori sono la prova. Guida da solo, immerso nei suoi pensieri, senza occuparsi di niente e di nessuno e fugge via.

Secondo arriva un immenso Rossi, il quale dimostra di non essere vecchio e mette in scena un duello bellissimo con Dovizioso, terzo, ma superato all'ultima curva dell'ultimo giro. Le botte sportive se le danno, con il ducatista sembra troppo interessato al secondo posto invece di insidiare Marquez, il quale si dimostra troppo veloce. Quarto Miller, autore di una gara al limite e fa volare la Ducati Pramac in maniera pressochè perfetta e tenta anche di tenere a bada il podio, salvo poi arrendersi all'evidenza.

Quinto Rins in rimonta con la sua Suzuki che continua a mettere a segno ottime seconde parti di gara e con qualche sicurezza in più potrebbe essere una moto assolutamente da podio, nonostante il ritiro sul finale di Mir. Sesto e con molto amaro in bocca un buon Petrucci, positivo nella prima parte di gara e crollato miseramente nella seconda. Settimo Nakagami con la Honda satellite, il quale approfitta della doppia caduta di Vinales e, purtroppo, Morbidelli. I due piloti si toccano nell'ultimo giro alla fine della pista ed escono malamente entrambi. Dispiacere maggiore per Morbido che stava facendo una gara ottima, al contrario Vinales in crisi. Ottavo Quartararo con una Yamaha Petronas satellite che dimostra una grande competitività, nono e decimo i fratelli Espargaro.

Lorenzo è ufficialmente scomparso, da rivolgersi al programma Chi l'ha visto? nella pista tra Qatar e Argentina. La Honda e Marquez dimostrano la loro superiore categoria, il gap con la Ducati sembra colmato e sembra davvero poter dominare la stagione.

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