La MotoGP 2019 sta continuando a prendere forma e a presentare le concorrenti per il tipo mondiale. Settimana scorsa vi abbiamo presentato la Ducati tutta italiana, oggi è toccato alla Honda. La moto regina del 2018 e la scuderia da battere e con la coppia nuova formata dal campione del mondo Marquez e dal neo compagno Lorenzo. La nuova coppia Honda porta in dote 12 mondiali (7 Marquez e 5 Lorenzo) e si candida alla favorita d'obbligo alla vittoria del Mondiale.
Jorge non ci sarà nei test in Malesia e in Qatar e sarà in pista a Losail il 10 Marzo, ma prima non proverà la nuova moto. Prossimi appuntamenti la Suzuki a fine Gennaio, il 4 Febbraio la nuova Yamaha. La presentazione di Madrid della nuova HRC Repsol parte dai 25 anni di collaborazione tra la casa motoristica e il suo main sponsor come connubio di innovazione e tecnologia, oltre che di vittoria. Più chiaro il presidente Repsol: "La Honda e noi stiamo migliorando ogni anno da 25 anni e vogliamo continuare a vincere. Abbiamo fiducia nel dream team Marquez-Lorenzo e vogliamo credere ci portino in alto e festeggiare il campionato costruttori."
Kuwata, presidente della HRC, segue lo stesso file rouge, già tracciato dallo sponsor: " Abbiamo grande fiducia in loro e vogliamo vincere ogni cosa, sono piloti dagli standard altissimi e con noi avranno il meglio nelle loro moto." Dopo un breve video di simulazione gara, appaiono sul palco i piloti con le moto: Honda arancio nera come sempre, stessa livrea che abbiamo imparato a conoscere e vedere spesso davanti al Rosso Ducati. Crivillè, ex pilota HRC e partecipante alla gara simulata: "Sono orgoglioso di essere qui e di presentare una moto con cui ho vinto tanto. Sono sempre stato tranquillo nel team e ho corso per la squadra migliore del mondo."
Doohan, altro campione in Honda e uno dei piloti del video: " Vincere qui è memorabile e ricordo ogni mio titolo vinto, ma se devo sceglierne uno dico quello del 1995." Marc Marquez, vicino alla sua moto, non ha dubbi: " Sono un privilegiato ad essere in questa scuderia,questo team è quello dei miei idoli e quello dei miei sogni, non ho mai pensato di cambiare squadra. Questo inverno è stato noioso per via della riabilitazione, non sono ancora al top e al mio 100%, ma sto lavorando per essere pronto al Qatar. Avevo un forte dolore fino a poche settimane fa, ma ora sto meglio. Essere qui significa lottare per il podio e vincere e solo a fine anno sapremo se saremo un drem team con Jorge, sperando non arrivino infortuni o zeri in classifica."
Sulla stessa scia il buon Lorenzo: "Essere in Honda è un sogno e onore e ne sono felice. So ci sono delle aspettative, ho visto nei test di Valencia come lavora staff e la cura dei dettagli. E' il sogno di ogni pilota arrivare qui, io ci sono arrivato tardi, ma ho esperienza e fiducia da parte della Honda e della scuderia. Voglio ripagare tutto ciò con risultati importanti. Non mi aspettavo di farmi male alla spalla ora, parto indietro sugli altri, ma affronto tutto in maniera positiva. I medici stanno lavorando bene con me e potrei avere bisogno di 6-7 mesi di recupero per essere al top, ma in Qatar voglio essere perfetto. La moto mi piace, è agile, non esiste quella perfetta, il team sta lavorando benissimo per farmi sentire a mio agio. Sostituire Dani mi dispiace e molto del suo addio, ma per me era una occasione troppo importante." Una Honda pronta e carica e speriamo, come dice Jorge, non sia troppo perfetta per poter cullare, da italiani, il sogno mondiale Rosso Ducati o blu Valentino.