Una Moto2 ben diversa dalla gara della Moto3.
Bagnaia e Oliveira, alla partenza, dovevano costruire due gare diverse, con il carenato 42 che doveva rimanere lì a lottare per vincere,mentre il portoghese doveva rifare la sua gara. Partenza favolosa di Marquez, il quale parte davvero bene e lotta come un leone, imponendo un grande stile di guida e un buon ritmo, ma Binder regge bene la mini fuga e rimane incollato. Alla fine, la spunta il sudafricano con uno stile aggressivo e selvaggio, contatti al limite, prima con Pecco (dove si toccano le ruote e rischia di mandare l’Italiano a terra), poi con Marquez con una linea di sorpasso al limite. D
ietro il 41 con la KTM, si mette il 42 italiano di Chivasso, autore di una gara controllata, ma un secondo posto che vale il primato nel Mondiale con 26 punti di vantaggio su Oliveira. A proposito del portoghese, chiude settimo in una ennesima rimonta di gara perfetta e senza sbavature, ma che non basta ad accorciare lo svantaggio. Terzo Baldassarri, autore di una super gara, timbrata con podio finale importante per il pilota. Quarto Marquez, il quale poteva sicuramente fare una gara molto diversa e con una posizione davvero migliore. Quinto un positivo a metà Schrotter, il quale si fa superare subito dai primi e scompare nelle retrovie. Sesto un Mir che salva il salvabile di un fine settimana aragonese non ai suoi livelli o almeno non da pilota MotoGP della prossima stagione. Settimo Oliveira, di cui abbiamo già detto, mentre ottavo un Pasini con qualche dubbio e insicurezza non ancora passata.
Nono Quartararo, il quale salva una gara non al livello delle ultime prestazioni. Decimo Navarro. Gara anonima di Vierge, che cade verso la fine, così come lontano Marini. Bagnaia allunga e ringrazia in vista del tour asiatico, con Oliveira che deve adesso cercare solo prestazioni perfette, seppur 26 punti si possono recuperare in un solo circuito e, quindi, la classifica rimane super aperta.