Una MotoGP che lancia la nuova Rossa italiana. In una Misano sempre italiana e con cuore di passione per i motori, Dovizioso centra la vittoria. Una vittoria costruita con calma e intelligenza, mettendo a referto giri veloci e controllando la gara.
Una buona prestazione anche di Lorenzo, nonostante ingaggia un duello da cardiopalma con Marquez. Il numero 93 della Honda sembra in giornata positiva e mette a referto un ottimo secondo posto, favorito dalla caduta del 99 in rosso all'ultimo giro. Il pilota della Honda ipotizza sempre di più il mondiale, anche per via delle sette gare che mancano alla conclusione. Aragorn sembra essere un gran premio adatto allo spagnolo, ma occhio poi al poker in terra asiatica, dove le Ducati possono essere clienti fastidiosi. Terzo meraviglioso posto di Cruchtlow e del team di Lucio Cecchinello, con il pilota inglese che dimostra tutta la sua classe infinita.
Quarta la ritrovata Suzuki di Rins, il quale si rende autore di una rimonta pazzesca e finalmente alla sua portata. Una moto che ritrova il suo miglior Iannone che chiude ottavo,nonostante qualche difficoltà di troppo. Bene Pedrosa nel suo ultimo Misano che chiude sesto e onora almeno la gara, dopo pessime libere e qualifiche. Vinales quinto tiene a galla una Yamaha che sprofonda sempre più in basso. Settimo Rossi, il quale dimostra da subito di non riuscire a tenere il passo con gli altri e la moto, nelle sue mani, sembra faticare a trovare la sua guida. Sembra quasi che la moto lo stia tradendo. Il 46 di Tavullia deve tornare il vero Rossi, ma si deve liberare dell'ossessione del decimo mondiale e forse deve essere un po' spregiudicato in pista e meno ragionevole nel suo stile di guida. Crisi Yamaha confermata da Zarco, solo decimo. Petrucci, in evidente difficoltà, chiude undicesimo.
Ora Aragorn, dove Marquez cercherà altri punti per chiudere discorso mondiale, ma il secondo posto tra Dovi, Vale e Lorenzo promette scintille, con le Rosse favorite.