La Moto2 sta diventando una cugina maggiore della Moto3. Se lo scorso anno Morbidelli aveva ammazzato il campionato dominandolo in lungo e in largo, quest'anno è cambiato tutto. Una classe intermedia da cardiopalma, fatta di sorpassi, adrenalina e capovolgimenti continui. L'Austria ha incoronato Bagnaia come dominatore assoluto.

Il pilota tricolore ha preso la pole di forza e ha fatto una gara tattica ed intelligente, aspettando il momento favorevole per colpire. Ha sorpassato Oliveira, leader della corsa fino a quel momento, in curva dieci o curva "Dovizioso", chiamata così per il sorpasso che Dovi fece a Marquez lo scorso anno. Bagnaia ha imitato il pilota della Ducati e ha vinto una gara favolosa che lo riporta in vetta al Mondiale a più tre sul portoghese, leader dopo la vittoria a Brno. Pecco vuole vincere, sentire l'inno di Mameli non lo stanca, il suo sogno mondiale deve essere un sogno anche per i tifosi.

Oliveira non mollerà un centimetro, ha trovato il suo stile e la sua grinta, ma manca nella continuità sui tre giorni. Se trovasse anche quella, qualità che Bagnaia ha, il lusitano diventerebbe un avversario totale e completo e, per questo, più pericoloso. Altri piloti nella categoria per competere con questi due campioncini non ce ne sono al momento, ma attenzione a Baldassarri. Se trova continuità e un pizzico di fortuna l'anno prossimo può essere un competitor davvero interessante e pronto, così come Marini. Il 10 italiano vuole essere protagonista e nelle ultime gare ha fatto vedere di poter trovare forza e bravura per essere messo a lottare per il Mondiale futuro.

Fenati gara dopo gara si sta ambientando e sta tornando il pilota della Moto3. Inoltre, oltre ai nostri due piloti, saranno da seguire il tedesco Schrotter, mai banale e prevedibile, e lo spagnolo Navarro, di cui ieri abbiamo visto interessanti spunti. Mir sale in MotoGP la prossima stagione e sarà da seguire in Suzuki, in quanto nell'anno in corso sta unendo bravura e classe mai mancate a una discontinuità allarmante nelle ultime gare. Capitolo Alex Marquez: lo spagnolo è preoccupante, troppi errori banali, troppa pressione e troppa voglia di dimostrare di poter salire nella classe regina. Alex non è Marc e si vede. Stili diversi, guida più sporca del pilota Moto2, troppi sbagli e un duro paragone con il 93 della MotoGP da sostenere sulle spalle. Fuori dalla lotta al titolo troppo presto per un pilota esperto della categoria. A Silverstone, sarà Bagnaia vs. Oliveira atto ennesimo di questa spettacolare stagione della classe intermedia.