Dopo le emozioni della MotoGp, tocca alla Moto2 chiudere il venerdì di prove libere. Una classe che regala sempre grandi sorprese, con i piloti che ronzano sempre molto vicini tra loro a livello di tempi cronometrati. In una pista, gommata dalla MotoGp, e quindi più veloce, le prime libere sono state appannaggio di Aegerter, che ha timbrato la posizione - a sorpresa - fermando l'orlogio del tempo a 1:25:172. Secondo e terzo, si sono piazzati due piloti che portano il nostro tricolore: la rivelazione Locatelli (davvero vicino al tedesco) e Baldassarri, che ha trovato un buon tempo dopo la foratura di Assen in gara.

Quarto Oliveira, il quale non si è nascosto ed ha messo a referto una ottima prestazione. Quinto lo spagnolo Lecuona, che ha confermato quanto di buono si dice sul suo conto. Sesto, e in crisi netta, Marquez, lontano davvero dal pilota dello scorso anno. Bene Lowes, settimo, seguito dal nostro Fenati, in ottava posizione. Quartararo chiude undicesimo, mentre sono letteralmente crollati nelle retrovie sia Pasini che Vierge.

Nella seconda sessione, ha ritrova smalto proprio Vierge, il quale ha firmato una serie di caschi rossi interessanti in ottica gara; l'1:24:750 il migliore. Ha risalito la china anche Marquez con il 73 aggrappandosi fino alla seconda piazza. Schrotter, terzo, è rimasto in scia ai primi due. Quarta posizione per il malese Pawi, sorpresa piacevole di questa sessione, con il tempo di 1:24:830. Crono positivo tenendo conto non è pilota da top ten. Il leader del mondiale Bagnaia, nonostante sia caduto, ha messo a segno un'interessante posizione, chiudendo quinto. Baldassarri, sesto, ha confermato la crescita e la risoluzione delle paure e dei problemi avuti in Olanda. Pasini, settimo tempo bugiardo per lui, in quanto ha fatto caschi rossi nei primi tre settori, perdendo tutto il vantaggio nel quarto. In coda alla top ten, la KTM di Binder, Lowes (che era partito bene nella sessione) e Corsi. Solo tredicesimo Oliveira; profonda crisi di Mir, confermata in entrambe le prove.

Da segnalare la bandiera rossa a dieci minuti dal termine, per la riparazione di un air bag di sicurezza rotto dalla caduta di Fuligni. Per dare idea dell'equilibrio della sessione, basti pensare che, tra i primi sette piloti, c'è stato solo un decimo di differenza in una Moto2 sempre più spettacolare, avvicente, che promette di regalare spettacolo.