Con l' arrivo di Mir, la Suzuki e il suo team manager Brivio hanno voluto chiarire i perché della scelta e la virata decisa su questa coppia giovane, ma promettente, per la prossima stagione.
ADDIO DI IANNONE
Su questo punto, non ci sono dubbi: "Uno dei problemi è che al giorno d'oggi, il mercato piloti inizia troppo presto. Se già, ad inizio stagione, si deve giudicare un pilota non è positivo né per loro né per i team, in quanto ogni gara negativa pesa. Questo modo di far mercato non aiuta nessuno." Queste le parole di Brivio al quotidiano catalano Mundo Deportivo, dove ha anche sottolineato che su Andrea avevano già dei dubbi a inizio stagione di sensazioni non buone tra pilota e la sua GSX-RR.
LA SCELTA DI MIR
In casa Suzuki sono sempre più convinti che, la scelta di affidarsi alla coppia spagnola sia quella esatta e di come sia una scommessa ( che la casa giapponese vorrebbe vincere). Ambire al Mondiale, forse, è utopia, considerando i vari Marquez, Lorenzo e Rossi come Dovizioso, ma la Suzuki ci vuole credere con le sue giovani leve. Sempre Brivio aggiunge: "Al presidente e alla società piacciono i giovani piloti, da far crescere e, magari, vincere con la moto azzurra giapponese. Non rinunciamo a sognare il Mondiale, ma vogliamo farlo con piloti che cresciamo noi senza andare a prendere quelli vincenti, almeno nelle apparenze. Sappiamo i rischi che corriamo, ma abbiamo gli attributi per provare queste scelte coraggiose." Ora sta a Mir e al suo compagno Rins fare vedere in pista che valgono l' investimento e la fiducia riposta in loro da parte del team.