Andrea Iannone arriva in Francia sull'onda dei due podi consecutivi conquistati tra Austin e Jerez, dove ha mostrato tutti i miglioramenti della Suzuki GSX-1000RR rispetto ad un anno fa. La moto di Hamamatsu, in quattro gare, ha raccolto già tre podi e due sono arrivati grazie al bistrattato Iannone, a lungo criticato negli ambienti vicini al team nipponico. I due risultati utili, uniti agli ottimi riscontri degli altri Gp e dei test, danno speranza all'abruzzese, che arriva a le Mans forte di una certa carica: "Arriviamo da un periodo molto buono per noi. Da Austin prova dopo prova siamo riusciti sempre a migliorare il feeling con la moto e i risultati. Qui abbiamo una buona possibilità di poter stare vicino ai migliori, che è la nostra priorità”.

Per quanto dimostrato fino ad ora, non sembra così difficile che la GSX, su alcuni circuiti possa puntare a qualcosa di più rispetto ad un semplice podio. Per ora, però, il pilota di Vasto preferisce continuare a mantenere bassi gli obiettivi, perchè l'importante e lavorare bene, tutti insieme, come lui stesso afferma: "Se siamo vicini a poter vincere? Dipende dal tracciato. Non è banale. Potremmo essere più vicini in alcune piste ed essere lontani in altre. In Australia ad esempio eravamo competitivi e quest'anno abbiamo una moto competitiva, dunque potrei dire di sì, però in questo momento non mi sento di dirti che dobbiamo iniziare il weekend potendo vincere. Possiamo essere vicini ai migliori, ma dovremo capire quanto".

Dopo il rinnovo di Alex Rins, ora Iannone è uno dei piloti più caldi sul mondiale, dato che come i connazionali Petrucci e Dovizioso deve cercare un team dove accasarsi in vista del 2019. In attesa di novità, The Maniac predica calma e spiega di dover attendere ancora un po' per capire la sua situazione in ottica futuro, e intanto si dice fecile riguardo il rinnovo di Rins con Suzuki: "Lo ritengo giovane e molto talentuoso. Ha un gran potenziale. Contento per lui e per la Suzuki. Sto discutendo con Suzuki, ma più in generale per il mio futuro. Capiremo di più tra pochi giorni, non penso proprio che andremo per le lunghe. Per me è importante correre con una Casa in MotoGP, in generale".

In molti stanno parlando di un possibile ritorno di Iannone in Ducati, casa per cui ha corso sin dagli esordi, quando militava nel team clienti Pramac. L'obiettivo, però, per il centauro italiano è quello di correre per un team ufficiale, indifferentemente da quale esso sia: "Sono stato in passato con Ducati, ma alla fine anche in Suzuki ci sono tante persone italiane, dunque il gruppo fondamentalmente è italiano. Certo che per un pilota italiano rappresentare una Casa italiana è certamente qualcosa in più. Però non è quello che fa la differenza. La cosa che fa davvero la differenza è correre per una Casa o un team privato".