Un anno fa era il pilota del momento, dominatore delle prime due gare e aspirante più credibile alla corona iridata, forte di un gran talento e di una moto iper-competitiva, eppure Maverick Vinales a fine anno il mondiale manco è riuscito a sfiorarlo. Dopo un inizio sprint, infatti, si era spento man mano, sempre di più dietro ai problemi della sua Yamaha M1 e il successo in Francia, ad oggi, è l'ultimo del talento spagnolo.
Un anno dopo, Vinales è un pilota più maturo e più conscio delle sue forze e dei limiti suoi e della sua Yamaha, che non sembra affatto la regina della MotoGp che per anni è stata, a causa della crescita di Andrea Dovizioso e della Ducati, ma soprattutto per via del ritorno dello scettro di regina alla Honda, che fino ad un anno fa sembrava inferiore alla creatura di Iwata. Nonostante ciò e nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora, lo spagnolo crede che in poco tempo potrebbe arrivare a trovare l'assetto ideale della M1, così che questa torni al massimo e gli permetta di lottare per le posizioni di testa del mondiale: "La gara a Jerez è stata molto difficile per noi, anche quest'anno. Fortunatamente i test della scorsa settimana sono andati bene. Siamo molto vicini a trovare il set-up perfetto per me, dunque vado a Le Mans con uno spirito buono".
Dunque, circa un anno dopo, la speranza di Vinales è quella che la Yamaha ritrovi in Francia il suo feeling, che dodici mesi fa lo portò al successo: "Ho ottimi ricordi a Le Mans riguardo la vittoria che ottenuto lo scorso anno con la Yamaha, dunque spero di essere in grado di ripetere la vittoria fatta lo scorso anno. Le Mans è una buona pista per noi, si adatta bene al mio stile di guida e credo che potremmo fare un ottimo lavoro. Daremo il nostro meglio per essere in vetta alla classifica".