Guardano al futuro in casa KTM e dopo aver lanciato l'assalto, atteso, a Johann Zarco, ecco che il team inizia a costruire l'organico in vista della prossima stagione, dove la casa austriaca avrà anche il suo team satellite, la Tech3, giunta a fine rapporto con la Yamaha. In attesa del francese, comunque, il team di Mattighofen ha deciso di muoversi in anticipo e così ha prolungato il contratto al pilota che sin da subito ha scelto di sostenere il progetto KTM, ovvero Pol Espargarò, che dallo scorso anno lavora e lotta alla corte di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport e soci.
Dopo un inizio difficile, dovuto all'incidente che lo ha visto protagonista in Malesia, il centauro di Granollers ha iniziato ad ingranare la marcia e tra Termas ed Austin ha portato a casa 8 punti e, soprattutto, la KTM in Q2, ma di certo non sono questi i risultati migliori di Pol, che nella passata stagione aveva chiuso al nono posto sia a Brno che a Phillip Island, centrando la top 10 anche ad Arangon e a Sepang.
Grande gioia nel team, con Espargarò che non ha avuto il benchè minimo dubbio al momento dell'offerta: "E' stato davvero facile per me prendere questa decisione. Non ho pensato ad un'altra possibilità nemmeno per un minuto. Non posso nascondere quanto sia felice per essere coinvolto in questo fantastico progetto, nonostante le sfide ed il lavoro che dobbiamo ancora affrontare. Adoro la filosofia della KTM e quindi voglio continuare ad aiutarla a raggiungere i nostri obiettivo. Non so quando saremo in grado di farlo, ma sono sicuro che ci arriveremo. Devo ringraziare tutto la mia squadra per il grande supporto, a partire dal mio capotecnico Paul Trevathan, ma anche Mike Leitner e Pit Beirer, senza dimenticare tutte le persone che lavorano in pista e a Munderfing. Siamo una squadra con un obiettivo ambizioso e sono davvero felice di sapere che continuerò qui almeno fino al 2020".
Soddisfazione anche per Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che ha reso merito al pilota spagnolo, protagonista di un gran lavoro con la casa austriaca, che ora inizia a dire la sua anche nel centro del gruppo: "Pol è stato una parte molto importante del nostro progetto e ci ha dato molta fiducia e convinzione, nonché i nostri piazzamenti più importanti, con due noni posti. Sono davvero felice di poter continuare insieme per altri due anni, perché possiamo sfruttare il lavoro che abbiamo già fatto e continuare a far progredire la moto. Lui deve essere assolutamente una delle persone che possono beneficiare della nostra crescita".
Dall'altro lato del box, da tempo regna il malcontento, a causa delle scarse prestazioni offerte da Bradley Smith, mai in grado di imporsi ad alti livelli e capace di cogliere un solo podio in sella alla Yamaha in sei anni di carriera nella massima serie. In più, ad aggravare la posizione del britannico, si mette anche il fatto che con la KTM non è mai riuscito a far meglio di due decimi posti, che non soddisfano, soprattutto se paragonati a quelli del più giovane ed esuberante Espargarò. Per questo, i manager di Mattighofen guardano in casa e sono tentati di andare a pescare dalla Moto2 il portoghese Miguel Oliveira, terzo nel mondiale 2017 e salito già due volte sul podio nelle prime tre gare del campionato di Moto2.