Dopo tante parole e polemiche si torna in pista, e Marc Marquez lo fa piazzandosi subito in testa alla classifica della prima sessione di libere, sul circuito di Austin. Lo spagnolo ha dominato i 45 minuti di oggi pomeriggio, piazzando subito il miglior tempo e migliorandolo giro dopo giro fino a concludere in 2:05.530. Il vantaggio del plurivincitore del GP americano è stato - per buona parte della sessione - addirittura sopra il secondo, prima che Rossi riuscisse ad accorciare il gap fino a 4 decimi. Terzo è invece Vinales a 0.727, che insiame al 46 e a Lorenzo (a 0.950) è stato l'unico restare sotto il secondo di ritardo dallo spagnolo.
Prove complicate invece per Dani Pedrosa, reduce dalla caduta in Argentina e ancora dolorante al polso. Lo spagnolo della Honda ha provato anche a scendere in pista, ma è sembrato ancora affaticato sia nella guida che nelle prestazioni e non è riuscito ad andare oltre un 2.09.111 che rispecchia la sua situazione. Qualche difficoltà anche per Dovizioso, che nella prima mezz'ora non è praticamente mai riuscito a far segnare tempi di livello: poi una fiammata che lo porta provvisoriamente in seconda posizione (sarà sesto alla fine) a 9 decimi, che con i miglioramenti di Marquez diventeranno 1.2 di ritardo, ma c'è ancora tanto da lavorare. Problemi anche per Zarco, che ha perso olio a causa di un guaio meccanico al posteriore.
E' stata una sessione comunque strana e forse anche poco indicativa di ciò che potremmo vedere in qualifica e in gara: la pista non era nelle migliori condizioni e molti piloti hanno preferito non rischiare ed evitare incidenti e problemi. Addirittura per Taramasso, responsabile moto di Michelin Motorsport, «così non si può lavorare», mentre tra i piloti anche Miller (penultimo con 2.09.308 ) si è detto molto contrariato dello stato in cui si è trovato a correre. Il tracciato infatti è apparso molto sporco e piena di polvere che si alzava al passaggio delle moto, c'era poco grip e in alcuni settori addirittura dei sassolini intralciavano la traiettoria, motivo per cui molti giudizi saranno rimandati alle sessioni successive.