Dopo la Thailandia, Chaz Davies concede il bis e nella seconda manche di gara al Motorland di Aragon, porta a casa il secondo successo stagionale, con una grandissimo rimonta dal fondo e con un emozionante duello ruota a ruota con Jonathan Rea e Marco Melandri, che si è protratto per tutta la seconda parte di gara, con il gallese che all'ultimo giro è riuscito a sfruttare gli errori dei suoi rivali - messi sotto pressione dal ritmo dello stesso centauro - e a tagliare il traguardo in solitaria. Ciò gli permette di accorciare il gap dalla testa della classifica, guidata ancora da Jonathan Rea, che allunga su Melandri, mentre Davies scavalca uno sfortunato Xavi Forès, che vede infrangere i suoi sogni di un altro podio alla fine dell'ottavo giro, quando l'anteriore della sua Panigale decide di andare via per la tangente, proprio mentre lo spagnolo era in testa alla gara.
Super Michael Rinaldi, che all'esordio in SBK lotta a lungo per le posizioni che contano, mette dietro due Yamaha e la Kawasaki di Sykes, tenendo fino a quattro dalla fine, un'incredibile quarta posizione, che però deve cedere a causa del calo repentino delle gomme, che lo portano a chiudere al 7° posto, beffato in volata anche da Tom Sykes, sempre più spento e preceduto anche dalle Yamaha di Lowes e Van der Mark, che nel finale contribuiscono ulteriormente allo spettacolo. Dietro Rinaldi, gran rimonta di Jordi Torres, 8°, con Toprak Razgatlıoğlu che precede un, ancora, eroico Lorenzo Savadori, 10° con una spalla che non è proprio al top.
LA GARA - Al via Melandri tiene la pole, mentre Rea sale al 5° posto, con Davies che incespica un po' ed è costretto alla rimonta, da subito. Rea risale come un forsennato e, mentre Melandri e Fores si danno battaglia per la leadership, con Rea che al secondo giro è già davanti a VdM, al terzo posto. Il gruppo non si sgrana, Melandri passa davanti, Fores è nel codone e Rea ha già chiuso il gap che si è creato in tre giri.
A 14 giri dalla fine, le due Ducati in testa aprono le danze, con Xavi Fores che entra deciso su Marco Melandri, che si trova nello scarico Jonathan Rea, che mette alla frusta la sua Zx-10RR, con Davies che fa lo stesso con la sua Ducati, che si butta su VdM ed entra in maniera davvero spettacolare, con un carena vs carena che dura quattro curve, ma Van der Mark non ci sta e in curva 1 risupera Davies, proprio mentre Rinaldi supera Lowes e sale al 6° posto. Alla fine del T1, in un cambio di direzione, Rea butta la sua Zx all'interno, con Melandri che non riesce a chiudere e si trova davanti il britannico della Kawasaki, con Rinaldi che vola e si porta a ridosso di Davies, che prima del lungo rettilineo si infila nell'ultima S.
Davies al settimo giro si scrolla di dosso Van der Mark e stampa un 51"1 che lo riporta su Melandri, mentre Rea prova ad affondare su Fores, che tiene alla perfezione. Ma proprio mentre la sua prestazione prende consistenza, ecco il colpo di sfortuna, con Fores che va giù all'ultima curva e lascia via libera a Jonathan Rea, che prova ad approfittarne. Il suo compagno di team, intanto, vola e salta le due Yamaha, portandosi al 4° posto, davanti alle Yamaha e al solito, spento, Tom Sykes.
Rea, nonostante la pista libera, non scappa, anzi Melandri e Davies gli mangiano tre decimi e si portano nel suo codone. Inizia una fase in cui nessuno alza il piede, Rea prova l'allunga, Davies e Melandri non mollano, con i tre che arrivano appaiati alla staccata di curva 1 a 7 giri della fine, con Rea che sbatte la porta in faccia a Melandri, che va largo in curva 3 e lascia la porta aperta a Davies, che passa e si mette a caccia di Rea. L'attacco arriva nella doppia S che precede il lungo rettilineo, ma Rea tiene e alla fine del dritto riesce anche a rispondere alla staccata del gallese, che ha comunque un Melandri infuocato alle spalle. Rea deve contenere un Davies con il pepe sulla sella, ma anche alle spalle dei primi tre, va in scena una super-battaglia con VdM che passa Rinaldi, che cede anche a Lowes.
Ma lo spettacolo va in scena tra i primi due, Davies attacca e si infila in curva 1, Rea resiste e tenta tutto all'esterno di curva 2, quasi mette la sua Ninja davanti alla Panigale, ma Chaz tiene e si mette davanti. Il gallese subito tenta l'allungo, con i tre che sono un po più sgranati. Rea fa riposare le gomme per mezzo giro, mentre Melandri sembra mollare un po' il tiro e quando mancano 4 giri, Rea prova a rifarsi sotto.
Dietro, le due Yamaha staccano Rinaldi, in difficoltà con le gomme, e aprono la battaglia personale, mentre Sykes e Torres provano a risalire, nella speranza di recuperare su Rinaldi, mentre al nono posto è bagarre tra Razgatlıoğlu e Savadori. Il terz'ultimo giro sembra di studio, con Melandri che però piazza il giro veloce in 51", mentre Rinaldi deve vedersi da Sykes, a gomme finite.
Jonny Rea mette il pepe al finale, Rea prova ad affondare su Davies, mentre Melandri sfrutta tutto il circuito e si attacca al codone del rider della Kawasaki e quando inizia l'ultimo giro, Lowes non fa complimenti e attacca Van der Mark, che gli rende il favore, mentre Davies e Rea alzano il ritmo, che Melandri non riesce a tenere, anche a causa di un errore, che lascia via libera a Davies e Rea. Ma sotto il muraglione, Rea sbaglia la staccata e Davies scappa via verso l'ultimo curvone e va a vincere, davanti a Rea e Melandri, mentre Lowes regola Van der Mark, con Sykes che si prende il 6° posto su Rinaldi e Torres. Razgatlıoğlu è 9°, davanti a Savadori, mentre ai margini della Top10 si ferma Roman Ramos, 11° davanti a Mercado, Gagne, Jacobsen e Baz, ultimo pilota a punti. Gara deludente per Davide Giugliano, ultimo e preceduto anche da Hernandez, Jezek e Leonov.