Jonathan Rea vince in Spagna e ad Aragon pone il secondo sigillo stagionale, dopo la vittoria in Gara1 in Thailandia, dove la Ninja ZX-10RR ha messo in mostra tutti i suoi limiti, legati anche al taglio dei 1100 giri, atti a penalizzare la casa nipponica, troppo dominante negli anni passati. Il nordirlandese, che si porta a tre vittorie dal record di Carl Fogarty, anticipa sul traguardo Chaz Davies e Xavi Forès, regolato all'ultimo giro dal gallese del team ufficiale. Marco Melandri, dopo aver registrato una pole da paura, scivola ai piedi del podio, al termine di una lunga bagarre con i compagni di marca e con il campione del Mondo.
Il duello per la vittoria tiene tutti con il fiato sospeso, perchè mentre Rea tiene a bada Melandri e Forès, Davies si rende protagonista di una super-rimonta dall'11° posto, che lo porta a duellare con il rider del Team Barni nel finale. Alle spalle dei protagonisti principe, ovvero Rea e i tre galletti della Ducati, giunge Michael Van der Mark, partito forte e capace di gestirsi nel finale, in cui viene fuori uno spento Tom Sykes, che sembra davvero in crisi, con la ZX castrata dal regolamento. Il britannico, iridato 2014, chiude a 9" dal compagno di team Rea e solo nel finale riesce a sopravanzare Alex Lowes, che grazie alle gomme fresche nei primi giri tiene a lungo il ritmo del Cannibale, prima di mollare il passo e sprofondare nelle retrovie.
Grande gara di Michael Ruben Rinaldi, che all'esordio in WSBK centra un'ottima Top10, con l'ottavo posto, anche se a 19" da Jonny Rea, davanti al turco Toprak Razgatlioglu, 9° sul traguardo e in crescita, dopo una gara carena contro carena con Roman Ramos, 10°. Il rider della Kawasaki riesce a precedere in un altrettanto tirato duello il francese Loris Baz e lo statunitense Jake Gagne.
Al rientro, Davide Giugliano chiude 13° con l'Aprilia del Team Milwaukee che lo ha ingaggiato per sostituire l'infortunato Eugene Laverty, out dopo l'incidente di Buriram. Chiudono la zona punti, Yonny Hernandez e l'italiano Lorenzo Savadori, coinvolto in un brutto incidente al 4° giro, che estromette dai giochi anche Jordi Torres e Leon Camier, trasportato in ospedale per controlli dopo una brutta caduta in curva 11, che porta la Race direction ad esporre la bandiera rossa. Ritiri anche per il russo Leonov e per l'argentino Mercado, mentre Jacobsen e Jezek chiudono la classifica.