Mattia Pasini confeziona un capolavoro e nel Gp d'Argentina, sul circuito di Termas de Rio Hondo conquista la sua seconda vittoria in Moto2, con una splendida gara d'attacco in cui sfrutta al meglio le sue abilità in condizioni di bagnato-umido e mette in pista tutta la sua esperienza, che gli permette di tenere a bada i rampanti Oliveira e Xavi Vierge, che per tutta la gara - insieme a Lorenzo Baldassarri - provano più volte a strappargli la leadership della gara. Per il Paso, il risultato è da incorniciare, anche perchè i suoi sacrifici e le sue lotte contro ogni difficoltà postasi sul suo cammino sembrano ricompensate, perchè Mattia Pasini ritrova anche la leadership del mondiale Moto2.
Nel finale il pathos sale alle stelle, con Xavi Vierge che dopo esser rimbalzato ai piedi del podio, risale e negli ultimi giri si scatena, superando prima il portoghese della KTM Miguel Oliveira e poi insidiando, a più riprese, lo stesso Pasini, che non si scompone e gli chiude la porta in faccia fino all'ultimo giro, poi le ultime curve, sono una passerella sia per il centauro italiano, sia per lo stesso Vierge. La gran bagarre è anche merito di Lorenzo Baldassarri e Alex Marquez, che solo nel finale mollano la presa e lasciano la scena ai primi tre, duellando comunque tra loro, con lo spagnolo che commette un errore ed è costretto a desistere. Alle spalle dei primi 5, si rende protagonista di un'ottima gara Remy Gardner, che però, come molti altri colleghi, viene oscurato dal duello per la vittoria, così come Joan Mir e Dominique Aegerter, che chiudono al 7° e 8° posto in volata. Una gran rimonta la mette in scena Francesco Bagnaia, che risale dal 15° posto di partenza e resta a galla in campionato, perchè nonostante la leadership sia persa, il distacco è di soli 6 punti e, comunque, si parla sempre della seconda gara dell'anno. Il piemontese, in fin dei conti, ha mostrato grande caparbietà e la rimonta ne è la dimostrazione, così come la sua gran voglia è dimostrata dalla forza con cui resiste agli attacchi di Marcel Schrotter nel finale, che chiude al decimo posto, davanti allo spagnolo Iker Lecuona. 12° Denny Kent, che precede un deludente Sam Lowes, che non sembra in grado di replicare quanto di buono fatto in passato nella classe di mezzo. Isaac Vinales, poi, precede Andrea Locatelli, che strappa a Luca Marini l'ultima posizione a punti. Tra gli altri italiani, Fenati soffre e risale solo nel finale, fino ad issarsi in diciannovesima posizone, mentre Manzi è 21° davanti a Corsi, 23° e Fuligni, 27°.
LA GARA - In partenza Vierge scappa via, Baldasarri tiene la seconda posizione con Oliveira che parte benissimo e conquista la terza piazza, mentre Pasini si libera di Marquez, anche lui partito bene. Malissimo invece Kent che esce subito fuori dalla lotta per le posizioni che contano. Oliveira tenta di prendersi anche la seconda posizione e trova la grande risposta di Baldasarri, che parte poi all’attacco di Vierge e lo supera, transitando in testa al primo passaggio al traguardo. Pasini guadagna un’altra posizione su Oliveira e si getta alla caccia dei primi due, mentre dietro Oliveira e Marquez battagliano per la quarta posizione. Intanto caduta di Binder che si scontra con Navarro.
Al termine del secondo giro Pasini piazza un gran giro e infila anche Oliveira, mettendo nel mirino al leader della corsa: un giro dopo arriva il sorpasso del numero 54 che si prende la testa della corsa, mentre Marquez va lungo e perde il treno di testa.
Al quarto giro Oliveira tenta di insidiare Baldassarri, si infila nella bagarre anche Vierge che nel tentativo di guadagnare la posizione perde la moto e rischia la caduta, riuscendo poi a salvarsi: lo spagnolo è costretto però a “ricominciare” dalla quinta piazza, che diventa poi quarta dopo l’errore di Lowes che manda all’aria un ottima gara. Davanti inizia il duello tra Pasini e Oliveira, poi Baldassarri dietro, poi Marquez e Vierge entrambi in lotta sia tra di loro sia per rientrare in zona podio dopo i rispettivi errori. Baldassarri cerca di ritornare sotto alla coppia di testa. Pasini e Oliveira combattono a suon di giri veloci.
Vierge entra ancora dentro Marquez, mentre a 11 giri dalla fine Oliveira infila Pasini in rettilineo, mentre Baldassari ne approfitta per riportarsi nella scia dei primi due. Pasini però non molla e al giro successivo si ributta dentro tra la 13 e la 14, Oliveira esagera e per chiudere finisce per perdere anche la posizione da Baldassarri. Vierge intanto fa 1.44.8 e si riavvicina ancora, mentre Oliveira si riprende la posizione su Baldassarri. Ad otto giri dalla fine, Vierge e Marquez riagganciano Baldassarri, mentre Pasini e Oliveira creano un piccolo gap, che a fine giro è di 9 decimi su Balda, che deve difendersi da Vierge, che sbandiera e riesce ad infilare la sua moto davanti a quella di Baldassarri, che si accoda. A 7 giri dalla fine, Oliveira attacca Pasini, che risponde e chiude la porta in faccia al portoghese, che però ci riprova sul lungo rettilineo e affonda la staccata, ma Pasini non ci sta e alla curva 13 ecco che il romagnolo dell'ItalTrans riaffonda il colpo e costringe il portoghese della KTM a girare largo e ciò permette anche a Vierge di passare Oliveira.
5 giri alla fine, 5 piloti in bagarre con Marquez che sembra con le gomme più fresche, anche se davanti ne ha 4 e Baldassarri è un osso duro. Vierge attacca in fondo al dritto, ma Pasini gli sbatte la porta in faccia, mentre Baldasarri si stacca, con Marquez che prova ad attaccarlo a 4 giri dalla fine, ma va lunghissimo e deve abbandonare ogni speranza di podio. Intanto, Bagnaia risale e a 4 giri è 9° alle spalle di Aegerter, anche se deve difendere la sua posizione con i denti. Davanti, i tre continuano con lo stesso ritmo, con Oliveira che sembra in leggera difficoltà, mentre Baldassarri e Marquez sono lontani. Vierge prova il primo attacco in fondo al dritto principale, ma non affonda il colpo e il Paso cerca di creare un piccolo gap, ma lo spagnolo non molla gli scarichi di Pasini.
Inizia l'ultimo giro, Oliveira è tornato sotto, Pasini prova ad allungare, perché Vierge deve guardarsi dal centauro della KTM e infatti non riesce ad attaccarlo in fondo al rettilineo, con Baldassarri che alla 5 deve guardarsi da Marquez, tornato sotto. Le ultime curve sono piene di tensione, Vierge attacca, Pasini gli sbatte la porta in faccia e trionfa. Vierge 2°, Oliveira 3°, davanti a Baldassarri e Marquez.
Alle spalle dei primi 5, oscurati dalla bagarre da cardiopalma, arriva un grandissimo Remy Gardner, autore di un buon recupero dalla nona piazza di partenza. 7° l'iridato Moto3, Joan Mir autore di un'altra gara da incorniciare, in cui riesce a difendersi fino all'ultimo dagli attacchi di Dominique Aegert, 8° sul traguardo. Gran rimonta di Francesco Bagnaia, che dopo i problemi delle qualifiche, risale dal 15° posto e chiude con un piazzamento che gli consente di non perdere quota in ottica iridata, con la testa che ora dista solo 6 punti, un week-end salvato in extremis. Top10 per Marcel Schrotter.