Tre settimane fa, a Losail sono stati tra i protagonisti del Gp del Qatar, con una bella gara, ora che si accingono a scendere in pista, per il secondo appuntamento in Argentina, Johann Zarco, Cal Crutchlow e Danilo Petrucci sono pronti a dare nuovamente battaglia lungo il circuito di Termas de Rio Hondo. 

Zarco, nonostante abbia chiuso all'ottavo posto, è stato protagonista per 17 giri in gara, durante i quali si è giocato la vittoria, dettando il passo, prima di cedere a causa di qualche problema all'anteriore. In più, il francese, aveva già sorpreso, siglando la pole position al sabato, un ottimo risultato, che merita continuità in Argentina: "Sono contento di essere rimasto in testa per tanti giri in Qatar. Non mi sentivo particolarmente competitivo col serbatoio pieno, ero lento a serbatoi pieno e non pensavo di essere competitivo, anche se alcune modifiche nel warm up mi hanno aiutato a inizio gara. La strategia è sempre quella: cercare di stare davanti dall’inizio, mi piace correre così. Nel corso dei test abbiamo trovato una soluzione che mi desse un maggior potenziale. Detto ciò, mi dispiace essere arrivato ottavo, ho avuto problemi di gomme, poichè c’è stata un’importante mancanza di grip alla gomma anteriore, ma dobbiamo capire se si è trattato di un problema dovuto al mio stile di guida o dello pneumatico. Questa pista mi piace, ho vinto due volte in Moto2 e secondo me è un circuito abbastanza facile da imparare e da interpretare, con molte curve veloci. Ora ho più esperienza e spero di gestire bene le gomme e lottare per il podio". 

Sull'argomento doping, il francese ha detto di vedere di buon occhio più controlli, anche se non pensa che questo sia un fattore che possa influire molto: "Con le moto ci sono tante variabili in gioco, è difficile capire se il doping possa favorire. Ma più controlli è la via da seguire“.

 

A Losail, al quinto posto ha chiuso Danilo Petrucci, contento solo a metà per quanto fatto sul circuito qatariota, poichè avrebbe preferito salire sul podio: "In Qatar è andata abbastanza bene, l’obiettivo era arrivare in top 5 e l’ho fatto, anche se avrei voluto raggiungere il podio, sono comunque felice perchè c’erano diversi piloti in lizza per il podio.  Ho fatto un errore a 7-8 giri dalla fine perdendo diverso tempo e mi ha passato Pedrosa. Ho provato a spingere, ma non ho potuto raggiungere Cal. Speriamo di fare meglio in Argentina. Qua sono rilassato e concentrato, non ho nulla da perdere. L’anno scorso non stava andando male, ma mi sono accorto che consumo troppo le gomme e questo non mi aiuta nella seconda parte di gara: la gestione delle gomme sarà un aspetto chiave. La pista mi piace, ma ci sono tante incognite, come il meteo ed il nuovo asfalto". 

Petrux, poi, ricorda il primo incontro con un pilota nel motomondiale, avvenuto quasi 30 anni fa: “All’epoca mio padre lavorava nel paddock e nel 1991 hanno scattato una foto a me in braccio a Loris Capirossi, che aveva 17 anni. Io ne avevo uno, non ero molto lucido". Infine, il ternano ha parlato dell'argomento doping: "I controlli a oggi sono pochi ed è strano”.

 

Infine, in conferenza stampa era presente anche Cal Crutchlow, giunto ai piedi del podio in Qatar e protagonista pochi giorni fa, di alcune dichiarazioni sull'uso di sostante dopanti in MotoGp, argomento caldo di giornata: "Non so se ci sia nel nostro sport. Ma negli altri sport c’è qualcosa a riguardo. Penso che serva essere testati di più, per affrontare le gare in modo più trasparente“. 

Il britannico, comunque, ha analizzato più che altro la situazione in vista del GP, parlando di come è uscito dal Qatar e degli obiettivi in vista di Rio Hondo: "In Qatar sono stato competitivo, sia la squadra ed il costruttore hanno lavorato molto bene, considerando il fatto che si tratta di una pista difficile per Honda, anche se è un peccato non essere riusciti a lottare per il podio. In Argentina sono sempre andato bene, questo tracciato mi piace e spero di potermi avvicinare di più ai primi questo fine settimana, anche se ci sono molti piloti competitivi, forse sono una decina i candidati per il podio". 

Di recente si è parlato anche di una dichiarazione di Crutchlow, nella quale parlava di un suo approdo in HRC, ma l'inglese ha precisato che dalla sua bocca non è uscito nulla, sia per rispetto di Dani Pedrosa, sia perchè il suo obiettivo è quello di far bene con LCR: "Non so. Dobbiamo avere rispetto per Dani Pedrosa, è un pilota fantastico che fa parte della squadra da ann. Nulla è stato discusso, io corro per LCR Honda, e devo correre bene per loro. Ho visto un articolo che diceva che volevo il posto di Pedrosa. No, io voglio solo portare buoni risultati per LCR Honda. Ho commentato solo su Zarco, che la moto non si sarebbe adattata al suo stile di guida attuale“.

Infine, Crutchlow è stato protagonista di una domanda, nella quale gli han chiesto di paragonare i colleghi agli animali: "Marc è un gatto, cade sempre in piedi. Valentino diceva di essere stato attaccato da lupi in Qatar, ma lui non mi è sembrato tanto diverso. Danilo è un toro, se ti attacca te ne accorgi. Johann è molto veloce in partenza, direi una scimmia. Dovi… Direi una volpe.”