La nuova stagione di MotoGP è iniziata alla grande per Andrea Dovizioso che ha vinto la prima gara in Qatar precedendo Marquez al termine di un duello estenuante ed entusiasmante. Il pilota forlivese della Ducati, secondo Valentino Rossi, è il grande favorito per il Mondiale insieme allo Spagnolo della Honda. Lui, alla trasmissione “Amici sportivi e non sportivi” di Radio 105, risponde cosi: "Rossi dice che sono il favorito del Mondiale? Wow, sentirlo dire da Valentino è tanta roba e sono solo che contento. Diciamo che è vero che sono tra i favoriti, ma siamo almeno 6 ad avere la possibilità di giocarci il campionato, sia per la bravura che per le moto che abbiamo".
La Ducati, dopo il grande 2017, è partita col piede giusto anche nel 2018: "Già durante i test avevamo dimostrato di essere molto veloci, anche in passato su quella pista avevamo sempre fatto bene e sapevamo di poter fare molto bene, dice Dovi. Abbiamo fatto una gara ancora più bella, mi sono complicato un po' la vita all'inizio, ero nono, decimo, solo che dovevamo tutti salvare le gomme per le caratteristiche della pista. Non si poteva recuperare velocemente e quindi piano sono riuscito a passare tutti e tirare negli ultimi quattro giri. Anche questa volta Marquez è riuscito a rimanermi attaccato fino alla fine e provarci all'ultima curva come era già successo più di una volta l’anno scorso".
Dovizioso, dopo l'exploit della scorsa stagione, ha raggiunto un livello molto alto non solo in pista: "È vero che sto facendo dei risultati un po’ diversi dal passato, ha ammesso il numero 4 della Ducati. Primo o secondo o primo e terzo per la gente che guarda fa tanta differenza. Avevo già fatto dei buoni risultati, non ero andato così male fino a oggi. Certo, quando vinci è un'altra cosa, soprattutto per i fan, gli spettatori che ti vedono in un modo molto diverso. Quando vinci tutti ti guardano; se fai il secondo, terzo, quarto un po' meno".
Domenica prossima secondo Gran Premio in Argentina: "Il circuito è in un posto che neanche gli argentini sanno dove è, disperso nel nulla e ci mettiamo due giorni da quando partiamo dall'Italia per arrivare in pista. Da Buenos Aires sono 1000 km molto scomodi per arrivare e là fuori non c'è niente, c'è la gente che ti assale perché c'è tanta povertà, e questo per loro è l'evento dell'anno. Il circuito è così così, è una pista che viene usata pochissimo e non è in buone condizioni. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto un po' fatica, però secondo me quest'anno saremo più competitivi", chiude cosi Dovizioso.