E' un Chaz Davies semplicemente perfetto, quello che porta a casa Gara2 del Gran Premio di Thailandia, sul circuito di Buriram. Il gallese, dopo il podio di Gara1, rinasce e cambia completamente faccia, rispetto al pilota visto in azione a Phillip Island. Parte bene, supera agilmente i rivali Jonathan Rea e Marco Melandri e si tuffa a caccia della Yamaha, di cui si sbarazza in pochi giri. Semplicemente perfetto, una gara senza sbavature, che lo premia. Alle sue spalle giungono le due Yamaha di Michael Van der Mark e Alex Lowes, finalmente autrici di una gara ottima, a dimostrazione della crescita della M1, che già lo scorso anno era finita sul podio con Lowes, ma che quest'anno permette ad entrambi i piloti di lottare, anche per la vittoria, che per lunghi tratti i due si contendono e, c'è anche da segnalare la nota positiva del mancato crollo delle gomme, che tutti si aspettavano.
Bella gara anche per Xavi Forès e Leon Camier, con la Panigale del team Barni e con la CBR1000 del team ufficiale Honda, che chiudono al 5° e 6° posto, dimostrando davvero un ottimo potenziale per entrambe le moto, con Forès che si dimostra tra i migliori in assoluto in questo inizio di stagione, così come Camier che sta portando la Fireblade ad alti livelli. 4° e 7° posto per Jonathan Rea e Marco Melandri e qui ci sarebbe da aprire un lungo discorso sui due, con Rea che ritrova la testa della classifica, ma che non può far festa, perchè scende dal podio in Thailandia, così come Kawaasaki che non vince dopo 7 trionfi consecutivi. Jonny, partito a razzo, soffre per tutta la parte centrale di gara, tra lunghi e scarsa potenza della moto, che lo costringono a mettere la ZX-10RR alla frusta, ma la Ninja non risponde e il nordirlandese soffre, come Marco Melandri, 7° al traguardo con una Ducati nervosa e poco reattiva. Il ravennate è un duro, come mostra la chiusura su Fores a metà gara, ma la Panigale è incredibilmente instabile e non si sa come faccia Marco a tenerla su.
Gara da dimenticare per Tom Sykes ritiratosi per problemi al motore, mentre sorprende Toprak Razgatlıoğlu, pilota dal talento cristallino all'esordio con la Ninja del Kawasaki Pucetti Racing. 9° un eroico Lorenzo Savadori, che soffre ancora per i postumi della caduta in Australia, mentre PJ Jacobsen chiude la Top10.
LA GARA - Scatta a razzo la Honda di Leon Camier, con le Yamaha di Lowes e Van der Mark che ci mettono due curve per portarsi in testa, con l'olandese che passa. Parte male Sykes, mentre è decisa la partenza di Jonathan Rea, che in un paio di curve si porta al 5° posto, proprio mentre Melandri attacca e passa Camier, che subisce anche l'attacco di Rea. In un giro è cambiato tutto, Rea è risalito davanti, nel codone di Melandri, mentre Lowes entra secco su Van der Mark, così come Jonny Rea passa Melandri, ma il nordirlandese sbaglia all'ultima curva e così, mentre le Yamaha allungano e continuano a duellare, si scatena la bagarre, in cui sbuca Chaz Davies, che tira fuori il giro veloce e risale al quarto posto, dietro Melandri, mentre Camier va lungo e si fa infilare da Rea.
La gara si infiamma, Davies infila anche Melandri alla staccata della curva 1 e si mette all'inseguimento delle Yamaha, mentre è battaglia tra Forès e Camier per il 6° posto, con lo spagnolo che infilza il britannico, proprio nel momento in cui Rea si butta su Melandri, che gli restituisce il favore sul dritto tra la 2 e la 3, anche se lo scodinzolio della Panigale lo penalizza e infatti, l'iridato della Kawasaki lo ripassa.
Al 5° giro, dietro i primi 7 cade Laverty e con lui va giù anche Jordi Torres, mentre Sykes soffre tanto e sprofonda al 12° posto. Davies riprende Lowes e prova l'attacco, la Ducati soffre la Yamaha sul dritto, ma il gallese si inventa un super-sorpasso e si mette a caccia dell'olandese VdM. Dietro anche Rea riprende Lowes, ma sbaglia, va lungo e si fa superare da Melandri e deve ricominciare, mentre Davies scappa via e riprende il centauro della Yamaha. A 13 giri dalla fine, si ritira Tom Sykes, a causa di problemi tecnici, mentre Davies infila alla grande Van der Mark. Davies allunga, mentre proseguono i problemi di Jonathan Rea, che prova ad attaccare Melandri all'ultima curva, ma invece di duellare con l'italiano, l'iridato subisce anche l'attacco di Fores che lo supera e attacca anche Melandri, che risponde duro più volte, prima di mollare.
Fores scappa, mentre inizia il duello tra Rea e Melandri, uno con la moto che sbacchetta e l'altro che non gira, ma a 10 giri dalla fine Rea entra dentro e supera il ravennate, che continua a perdere a causa dello sbacchettamento della sua Panigale. Davanti Davies e Van der Mark provano a scappare, Fores tenta di ricucire su Alex Lowes, mentre Melandri va lungo anche lui e viene infilato da Camier.
In una gara senza respiro, Savadori si gioca l'ottavo posto con Razgagliougu, che lo passa a 9 giri dalla fine, mentre Jacobsen è 10°. Davanti la situazione si stabilizza, Davies prova il tirone su VdM e porta il suo vantaggio ad 1"2, mentre Fores si porta a mezzo decimo da Lowes, così come Leon Camier si avvicina a Rea. E così la battaglia si sposta intorno alla Top10, con Jacobsen che guida un gruppo folto, composto da Mercado, Hernandez, Gagne, Baz e Ramos.
A 5 giri, la situazione vede Davies allungare su Van der Mark, Lowes terzo fa prendere un colpo al box Yamaha, con una fumata nel posteriore, seguito da Xavi Fores e Jonny Rea, 5° e di nuovo all'attacco. Camier concede un po di respiro a Rea, mentre Melandri continua a soffrire a causa dello sbacchettamenti della Ducati. Rea suona la sveglia nel quartultimo giro e 3 dalla fine si infila su Fores, come se fino a poco prima non avesse avuto alcun problema. Nelle retrovie, soffre Jacke Gagne che sprofonda dal 12° al 15° posto, ultimo dei piloti in pista. Il duello lontano dalle camere, vede sorpassi e controsorpassi vari, che al penultimo giro vedono Mercado al 15° posto, mentre Lowes fuma ancora.
All'ultimo giro, Davies vola verso la vittoria, Van der Mark e Lowes cercano di portare le due Yamaha sul podio, mentre Jonny Rea che si appresta a chiudere al 4° posto. Vince Chaz Davies, le Yamaha concludono in coppia sul podio, davanti a Jonathan Rea e Xavi Fores, autore di un'altra gara da incorniciare. Camier è 6°, davanti a Marco Melandri che conclude il suo calvario al 7° posto davanti al sorprendente Razgatglioglu, ad un eroico Lorenzo Savadori, ancora con la spalla k.o, mentre Jacobsen chiude la Top10. All'ultimo giro si ritira Mercado e 11° chiude Hernandez, mentre Baz, Ramos e Gagne alle sue spalle, chiudono l'ordine d'arrivo.