Johann Zarco continua ad essere il rider più sorprendente del motomondiale, già alla prima gara dell'anno ha provato a portare a casa il colpaccio, sfiorandolo e tornando con la soddisfazione di aver siglato la pole, stampando il miglior tempo di sempre sul circuito qatariota. Il francese ha provato in tutti i modi a replicare quanto di buono fatto all'esordio, lo scorso anno, gestendo la gara e contenendo gli attacchi di un folto gruppetto, con altri 7 centauri pronti a saltargli addosso alla minima sbavatura.
Il francese, però, ha retto il colpo, prima su Marquez e poi su Rossi, ma nulla ha potuto fare a cinque giri dalla fine, quando ad attaccarlo ci ha pensato Andrea Dovizioso, che si è portato dietro il solo Marquez, unico in grado di reggere il passo del forlivese. Ma mentre i due battagliavano, Zarco ha iniziato a perdere colpi e posizioni, scalando fino all'ottava piazza, suo risultato al traguardo.
Un crollo verticale inspiegabile, che potrebbe far pensare ad un cedimento repentino delle gomme, problema classico della M1 dello scorso anno, ma Zarco non aveva mai forzato il ritmo e così la causa è sconosciuta: "A cinque giri dalla fine ho avuto un problema con la gomma anteriore. Non mi era mai successo durante le prove, ma la Michelin ed il team devono controllare che tipo di problema abbiamo avuto. Quando ero in testa avevo un buon passo, ma non avevo la sensazione di spingere forte, quindi non credo che sia quello il motivo".
Senza quel problema, Zarco pensa che avrebbe potuto lottare per la vittoria, dunque rimane anche un pizzico di soddisfazione per aver dimostrato di poter lottare anche con la M1 2017, che lo scorso anno tanto aveva fatto pensare i due cantauri di Iwata - anche se in Qatar, a dire il vero, Vinales vinse e Rossi chiuse 3°. Alla fine, dunque, Zarco si accontenta dell'ottavo posto, perchè i riscontri sono ben più positivi: "Il finale della gara è stato difficile, ma sono contento perché ho tenuto la situazione sotto controllo molto a lungo e ho fatto tanti giri in testa. L'ottava posizione mi va bene, perché ho potuto mantenere la testa e spingere fino a quando mi hanno passato. Dopo nove giri mi sono accorto del problema. Quando è stato necessario combattere, è stato impossibile farlo, ma sono sempre rimasto concentrato".
E quando gli è stato chiesto se il contatto con Marquez abbia avuto conseguenza, Zarco spiega che il tocco è stato minimo ed è difficile che una lieve pizzicata possa compromettere una moto: "La Ducati è sempre molto potente in sesta. Non sapevo dove fosse Marquez. Quando siamo arrivati in staccata però l'ho visto un po' al limite. Pensavo che potesse finire largo, però ha recuperato. E' stata una bella battaglia. Avrei voluto lottare anche negli ultimi cinque giri, ma la gomma me l'ha impedito".