Questo oggi, all'interno dei capannoni di Scorzè, è stata presentata l'Aprilia RS-GP 2018 che prenderà parte alla nuova stagione di MotoGP che partirà ufficialmente tra una settimana. La nuova creatura della casa motociclistica italiana è un'evoluzione di quella che ha fatto bene nel Motomondiale scorso ma è piena di novità come dimostrano le parole di Romano Albesiano: "Per noi non tutti i risultati andranno bene, l 2017 è stato molto positivo come prestazioni, ma in realtà il merito è di tutta la squadra, formata da uomini di altissimo livello. La pressione c'è, ma siamo abituati e ci stimola. Quando sale ovviamente c'è un po' di sofferenza, ma è anche giusto così. La RS-GP 2018 esprime ancora l'italianità del progetto".
La livrea, come nella passata stagione, sarà tricolore ma le innovazioni tecniche saranno molte: "La nuova moto, prosegue Albesiano, è una derivazione della 2017, anche se in realtà abbiamo messo le mani su tutto, dal telaio, al forcellone, al motore che ha delle novità. Ci siamo concessi anche la chicca dell'estetica del telaio, riportando le forme della gloriosa RSV4, volevamo mantenere un collegamento con le moto di produzione. I test ci hanno visto lavorare tantissimo, siamo riusciti ad utilizzare subito la moto nuova provando una marea di cose. Dobbiamo ancora rifinire l'assetto, ma siamo sulla buona strada. Penso che abbiamo la squadra più forte che Aprilia abbia mai avuto".
L'obiettivo è stare costantemente nella top-10: "Il nostro obiettivo stagionale è avvicinarsi ulteriormente ai primi, abbiamo due piloti in grado di stare in Top10, ma possiamo anche arrivare alla Top5. Penso che se cresceremo molto possiamo ambire a qualcosa di più. Agli altri non invidio nulla, ho grande fiducia nella mia squadra e nel progetto. Tutti i nostri rivali hanno sicuramente molta più esperienza che li aiuta, noi stiamo costruendoci pian piano, ma sono molto contento di quanto fatto fino ad oggi. Ricordiamoci che alcune persone che lavorano con noi vengono in pista nel weekend e il lunedì sono in azienda a lavorare, proprio per continuare a progettare il futuro", conclude Albesiano.