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MotoGP - Test Qatar, day 1: Vinales e la Yamaha tornano in testa

Dopo le difficoltà thailandesi, la Yamaha e lo spagnolo tornano a sorridere. Risponde presente anche la Ducati con Dovizioso e la Suzuki con Iannone. Più indietro Marquez.

MotoGP - Test Qatar, day 1: Vinales e la Yamaha tornano in testa
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zagor92
Di Andrea Mauri

Dopo la Malesia e la Thailandia, la MotoGP si sposta verso gli emirati, più precisamente in Qatar sul circuito di Losail per gli ultimi test prima del via ufficiale della stagione. Tanta curiosità per capire a che punto sono le varie moto, anche l'occhio è sicuramente puntato verso le tre grandi case ufficiali: Honda, Ducati e Yamaha. Proprio quest'ultime hanno sofferto tremendamente a Buriram e quindi sia Rossi, sia Vinales erano chiamati al riscatto sul circuito qatariota e così è stato. 

Al termine del primo giorno di test, infatti, è proprio il numero venticinque a far registrare il tempo più veloce, fermando il cronometro in 1:55.053. Cambia dunque la musica per la casa del Diapason, anche se suona sinistramente simile a quella ascoltata per tutto il 2017. Dietro a Vinales c'è la Ducati di Andrea Dovizioso. Il vice campione del mondo non può che sorridere per i riscontri avuti a Losail vista la minima distanza - 51 millesimi - che lo separa dallo spagnolo. Niente di nuovo, però, sotto il sole. Le novità infatti cominciano dal terzo posto, ove si è issato Andrea Iannone con la sua Suzuki. Il pilota di Vasto lascia solo tre millesimi all'ex compagno e i problemi che gli impedivano di sfruttare a pieno la gomma sulla sua GSX-RR sembrano ormai risolti. Chiudono la top five ancora una Yamaha ed una Ducati, con Zarco che precede Lorenzo.

Il Dottore ha piazzato qualche zampata nel corso della giornata, ma alla bandiera a scacchi chiude al settimo posto, dietro anche a Rins, a poco più di tre decimi dal compagno di squadra. Distacco non preoccupante per Rossi che non sembra essersi impegnato a cercare il giro veloce. Discorso diverso per le Honda, tutte in sofferenza sul circuito desertico a conferma di tutte le difficoltà avute negli ultimi anni su questo tracciato. La prima è quella di Crutchlow, seguito da Marquez (10°) e Pedrosa, protagonista di ben due cadute entrambe, per fortuna, senza conseguenze. 

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