Il mondiale Superbike 2018 si apre nel segno di Marco Melandri, che nella prima gara in Australia, a Phillip Island, si dimostra più forte del degrado delle gomme e delle Kawasaki, che regola in entrambe le gare, trionfando e prendendo saldamente la leadership del mondiale. In molti si aspettavano un grande Melandri in Australia, perchè Phillip Island gli è sempre piaciuta e poi anche nei test si era dimostrato velocissimo. Il ravennate, che partiva 3° in Gara1 è stato abile in entrambe le gare, beffando in Gara1 Tom Sykes e Jonathan Rea in Gara2.
GARA1 - Davvero solido e cinico Marco Melandri in Gara1, che ha retto il passo imposto dai centauri della Kawasaki, sfruttando una miglior gestione delle gomme nel finale, che gli ha permesso di scavalcare Jonathan Rea a sei giri dal termine e Tom Sykes poco dopo, alla prima staccata, quando alla bandiera a scacchi mancavano solo 4 giri. Sykes, in difficoltà con le gomme, troppo morbide per il caldo australiano, è riuscito comunque a gestire il secondo posto, mentre Jonathan Rea è andato in crisi, chiudendo solo al 5° posto, a 15". Davanti a lui, si è completata, invece, la festa Ducati, che ha piazzato Chaz Davies al terzo posto e Xavi Fores - con la moto del Team Barni - al quarto posto. Un gran risultato per il team satellite bergamasco, mentre Davies è riuscito a salire sul podio, nonostante una gara abbastanza anonima, che non gli ha mai dato la possibilità di battagliare con i leader della corsa.
Delude la Yamaha, che lo scorso anno si era resa protagonista di un grande avvio in Australia, mentre in Gara1 il team nipponico si è dovuto accontentare del 6° posto di Alex Lowes, a 17", e del nono di Michael Van der Mark, anche lui in difficoltà nel finale, che non è riuscito a rispondere agli attacchi di Leon Camier, che ha dimostrato tutta la crescita della CBR, scavalcando in un colpo sia l'olandese della Yamaha, che Eugene Laverty, che dopo una partenza da gambero, non è riuscito a difendersi mai in maniera decisa e ha chiuso soltanto all'ottavo posto, preceduto anche da Camier.
Gara1 ha visto Tati Mercado chiudere la Top10, mentre Loris Baz si è dovuto accontentare dell'11° posto al suo rientro, davanti alla Honda di Jake Gagne ed alla Kawasaki dell'esordiente Toprak Razgatlioglu. Out Jordi Torres all'esordio con la MV Augusta, mentre Lorenzo Savadori è stato costretto al forfait dopo una caduta in Superpole, che gli ha provocato la rottura della clavicola.
GARA2- Dopo la vittoria di Melandri, tutti si aspettano la rivalsa degli sconfitti, a partire dai due centauri della Kawasaki e di Chaz Davies, complice anche il fatto che la direzione gara obbliga il Flag-to-flag per evitare rischi derivanti dall'eccessivo consumo degli pneumatici. Ed è stato proprio il flag-to-flag a rendere più spettacolare questa Gara2, con ben quattro piloti in lotta per il successo nel finale, a cui si sarebbe potuto aggiungere anche Chaz Davies, caduto nel corso dell'11° giro, poco dopo aver cambiato moto. Il gallese era anche in testa alla gara quando è volato a terra e poco ha potuto fare per riprendere la corsa e così a difendere la Ducati ci ha pensato, ancora una volta, Marco Melandri, che ha beffato proprio sul traguardo un rinato Jonathan Rea, 2° per 21/1000. Sfortunato Rea, ma bravissimo Melandri, che è uscito dall'ultima curva incollato al posteriore della ZX10-RR e poi ha scatenato tutta la potenza della Panigale per scavalcare l'iridato, che dopo tre anni cede lo scettro di leader del mondiale dopo il primo GP.
Cade Davies, ma la Ducati può far festa lo stesso, perchè al terzo posto chiude Xavi Fores, che ha chiuso a soli 304 millesimi dal duo di testa, dopo una gran gara, in cui è riuscito a staccare Tom Sykes, che dopo il secondo posto di Gara1, non è riuscito a replicare a Melandri e a Rea. Crescono le due Yamaha, con Alex Lowes che ha regolato Leon Camier e Michael Van der Mark, in un fazzoletto di 6 decimi, con Lowes 5°. Camier, invece, è riuscito a dimostrare ancora una volta la bontà della CBR, infilandola tra le due Yamaha, con VdM 7° a 3" dal vincitore, a dimostrazione dell'equilibrio che ha retto in questa seconda manche.
Si è rifatto Jordi Torres, che dopo la caduta di Gara1, è riuscito a portare la MV Augusta all'ottavo posto, seguito da Loris Baz, cresciuto anche lui nella seconda gara, che ha chiuso al nono posto, davanti all'esordiente Toprak Razgatlioglu, che ha conquistato la sua prima Top10 in carriera. Fuori dalla Top10, Ramos, Mercado, Gagne e Jacobsen, con Eugene Laverty che ha chiuso l'ordine d'arrivo. L'irlandese ha completato nel peggiore dei modi un week-end da dimenticare per l'Aprilia, che dopo aver perso Savadori durante la Superpole - clavicola rotta per lui - non è riuscita ad ottenere un risultato importante con Laverty in Gara2, poichè il centauro è caduto al secondo giro, mentre era in testa alla gara. Week-end da dimenticare anche per Yonny Hernandez, che all'esordio in SBK ha rimediato anche lui una rottura della clavicola.
In classifica Marco Melandri conduce, a punteggio pieno, mentre Tom Sykes è 2°, staccato di 17 punti dal leader e con 2 di margine su Rea, 3°. 4° Forès con 29 punti, mentre Lowes e Camier precedono Chaz Davies, soltanto 7° a causa della caduta che gli ha fatto conquistare solo i punti di gara1.