A 24 ore dall'annuncio della separazione tra Tech3 e Yamaha, ecco che già si fanno avanti i primi team, pronti a prendere l'eredità della scuderia di Poncharal. Il manager francese, dopo 18 anni di collaborazione con la casa di Iwata, ha dichiarato di aver ricevuto un'offerta fuori da ogni aspettativa, un sogno dal suo arrivo in MotoGp. L'idea va subito alla KTM, casa austriaca con il budget più importante del circus del motomondiale, che potrebbe avere un interesse nell'avere più moto sulla griglia per ottenere più informazioni.

Contemporaneamente alla separazione da Poncharal, alla casa nipponica sono arrivate delle richieste da parte di altri team satelliti, pronti ad adottare la M1, che sarà lasciata libera a fine stagione. Al momento gli indiziati principali sono due e parliamo dei due clienti Ducati, ovvero l'ex Team Aspar - oggi Angel Nieto Team - e l'Avintia Racing, pronti a riempire il posto che sarà lasciato libero tra alcuni mesi.

A questi due team, si aggiunge anche la terza opzione, ovvero il Team Marc VDS, in scadenza con Honda, che fino ad ora ha sempre fornito le moto al team belga-spagnolo. Attualmente, i manager della scuderia sembrerebbero impegnati in un discorso con Suzuki, per avere in gestione le GSX della casa di Hamamatsu, ma se questi contatti dovessero fallire, ecco che anche loro punterebbero alla Yamaha e alla M1, con lo scopo di ottenere un contratto a lungo termine, come dichiarato da un dirigente della scuderia stessa: "Oggi non abbiamo un contratto con nessun costruttore in vista del 2019 e quello che vogliamo è legarci a chi ci può offrire un progetto a lungo termine". 

Questa bagarre dovrebbe allontanare lo Sky Racing Team di Valentino Rossi, che già ha mostrato più volte la sua scarsa volontà di entrare in MotoGp, anche se bisognerà capire se la pista sarà ancora a lungo nel suo futuro o se il Dottore passerà dietro al muretto. A quel punto, nel caso in cui decidesse di sbarcare con tutto il team in MotoGp, difficilmente la Yamaha gli negherebbe una M1 satellite, anche perchè difficilmente Honda e Ducati gli fornirebbero RC e Desmo, anche in virtù dei rapporti burrascosi maturati nel recente passato.

Invece, i buoni rapporti di Honda ed LCR e di Ducati e Pramac, escludono i due team dall'elenco dei pretendenti alla M1. La squadra di Lucio Cecchinello gode di un'ottima reputazione con i capi di Saitama e i contratti di Cal Crutchlow e Nakaaki Takagami, legati direttamente alla casa madre della LCR, non fanno pensare ad un'interruzione improvvisa del connubio. Allo stesso modo, un discorso simile vale per Pramac Racing e Ducati, poichè anche l'arrivo di Pecco Bagnaia in Pramac è stato voluto fortemente dai capi di Borgo Panigale, che hanno voluto blindare il piemontese in vista della sua probabile esplosione. 

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