Kevin Schwantz non ha mai ammirato Andrea Iannone e non ha mai nascosto le sue perplessità riguardo il rapporto tra il pilota di Vasto e la Suzuki, suscitando le risposte piccate di Iannone dopo la gara del Sachsering. In quella occasione, l'iridato 1993 aveva richiamato il centauro abruzzese, invitandolo a lavorare meglio su se stesso, così da aiutare al meglio la Suzuki nel processo di sviluppo della GSX-RR. 

Nonostante l'abruzzese sia migliorato nel corso dell'anno ed abbia portato la Suzuki ai piedi del podio in più occasioni (un 4° e due volte 6°), il texano non ha cambiato affatto idea sulle capacità dell'italiano e continua a dire che, secondo il suo parere, i maggiori problemi della casa nipponica derivino proprio dal rapporto con Iannone, incapace di aiutare il team. E' stato quello che ha detto quando gli è stato chiesto se ci fossero delle colpe da attribuire al manager del team, Davide Brivio: "Non penso che gli scarsi risultati siano stati completamente colpa di Brivio. Certo, lui gestisce la squadra, quindi è parzialmente responsabile. Ma credo che la factory abbia avuto delle difficoltà all'inizio dell'anno, che l'ha tenuta leggermente indietro per la maggior parte della stagione. Ma penso anche che la Suzuki non abbia avuto il 100% da Iannone. Rins si è fatto male quasi subito e quando è tornato ha avuto bisogno di tempo ritrovare la velocità. Nelle ultime due o tre gare però ha messo pressione su Iannone ed entrambi hanno scalato diverse posizioni. Al Sachsenring ho già detto la mia opinione e non credo che Iannone abbia dato il 100% per tutta la stagione. Questo è inaccettabile". 

Dopo aver fatto capire di apprezzare Rins, Schwantz  si rivolge alla Suzuki e invita il team a guardarsi intorno in vista del 2019, per ingaggiare un pilota migliore o, per lo meno, per mettere sotto pressione Iannone e per farlo esprimere al massimo delle sue potenzialità: "Quando sei il pilota di punta, devi sempre dare il 100%, perché devi dare alla fabbrica la direzione da seguire con i tuoi input. Ma se non dai sempre il 100%, non permetti alla moto di progredire. Al 95% tutte le moto della griglia sono fantastiche da guidare, è l'ultimo 5% quello che fa la differenza tra una grande moto ed una che non riesce neanche a stare nella top 10".

L'americano, rincara la dose, parlando di come Iannone abbia mostrato in più occasioni di non avere la testa di un leader, perchè non è riuscito ad indirizzare il team sulla retta via: "Con la sua esperienza, avendo anche vinto una gara con la Ducati, doveva dare lui la direzione da seguire alla squadra, specialmente nella prima stagione. Forse nel 2018 Rins potrà dare qualche inpunt in più, perché avrà più esperienza, ma l'anno scorso era tutto sulle spalle di Iannone. Nella prossima stagione avranno ancora lui e Rins, ma penso che la Suzuki debba assolutamente guardare ad un altro pilota per il 2019". 

Per sottolineare come l'abruzzese non si impegni al massimo e inizi a girare forte solo se messo sotto pressione, Schwantz ricorda Barcellona, quando in gara fu superato da Sylvain Guintoli: "A Barcellona è stato sorpassato da Guintoli, che era lì come sostituto, e nei giri successivi ha trovato improvvisamente mezzo secondo. Ha ripassato Guintoli, gli è andato via e poi ha nuovamente rallentato. Questo tipo di prestazioni è assolutamente inaccettabile. Lo sforzo dovrebbe essere sempre del 110%".

Proprio per questo motivo, Schwantz spera che Rins cresca in maniera importante in vista del 2018, così da dare una scrollata a Iannone, che, però, dovrà migliorare ancora di più, specialmente dal punto di vista dell'impegno: "Non vedo l'ora di capire quanto potrà crescere Rins il prossimo anno, perché Iannone è un pilota diverso quando ha un compagno che lo spinge in ogni giro ed in ogni sessione. Dobbiamo iniziare la stagione con la speranza che ritorni il pilota veloce che ricordiamo sulla Ducati, anche se parlando con quelli della Ducati dicono che non aveva una sua direzione e che diceva: 'datemi quello che sta usando il mio compagno, quello che ha Dovi".

L'iridato ha poi concluso il suo discorso spiegando come Iannone lo abbia deluso sotto il profilo dell'impegno, ma che, comunque, si aspetta molto dall'abruzzese nella prossima stagione: "L'unica cosa su cui Iannone deve lavorare è la sua etica del lavoro. Deve essere pronto a lavorare più duramente. Non stiamo parlando di giocare a poker, quindi questo lavoro non sarà mai facile. Deve impegnarsi al 100%, allenandosi e facendo tutto quello che serve per prensentarsi pronto alla prossima stagione. Prove libere, qualifiche e gara, bisogna dare sempre il 100% e anche di più. E Iannone non me lo ha dimostrato quest'anno".