Che Iannone abbia deluso nel suo primo anno alla Suzuki è una cosa ormai consolidata, che il prossimo anno sia quello della rinascita altrettanto. Tutti ci aspettiamo uno Iannone competitivo per le posizioni di rilievo in ogni Gran Premio di MotoGP, compreso Carlo Pernat, suo manager che aspetta paziente sulla riva del fiume: "E' stata una stagione bruttissima perché le aspettative erano diverse dopo la stagione dell'anno scorso. Sono convinto che il prossimo anno molti cambieranno idea perché con la moto nuova e con la voglia e la rabbia che ha lui, credo che sarà lassù o si giocherà qualcosa di importante. A quel punto bisognerebbe chiedere dove sono tutti quelli che hanno criticato. Io sono convinto che sarà così", dichiara a Motorsport.com.
Sullo scorso anno, Pernat, dà principalmente colpa al motore Suzuki, sviluppato male ad inizio stagione e che ha procurato molti problemi a tutta la moto: "All'inizio, i motori deliberati sono stati dei motori che hanno creato qualche problema a tutta la moto. Bisogna considerare il fatto che oltretutto è il primo anno che la Suzuki era ufficiale, avendo vinto una gara con Maverick. I motori sono diventati sette, non potevi toccarli, per cui se all'inizio non andavano bene te li tieni fino a fine anno". Inoltre, la prolungata assenza di Rins non ha aiutato: "Secondo me ha avuto abbastanza sfortuna la Suzuki perché si è fatto molto male Rins all'inizio, non ha girato. Quando rimani solo ti prendi tutti i problemi addosso tu. Se ci sono due piloti dividi i problemi e la cosa si può risolvere meglio".
Molti hanno dato colpa degli scarsi risultati di Iannone alla sua vita privata, ma Pernat nega assolutamente: "Quando sei pilota, però hai una vita privata di un certo livello, è chiaro che crei delle situazioni di invidia molto grosse. E' chiaro che la prima cosa che la gente dice è che esce con Belen. Non è vero, lo vivo, il loro rapporto è bellissimo. Ma poi quando lui vinse in Austria (su Ducati nel 2016, nda) Belen era già con lui". Lo storico manager poi parla anche degli assistiti passati, confrontandoli con Iannone, a cui non risparmia elogi: "Dopo 40 anni forse è stato il mio anno più difficile. Tra tutti i piloti che ho avuto, a livello di talento è quello che ne ha un pelo in più. Secondo me è quello che ha più talento di tutti. Se becca la stagione giusta ci fa divertire. E' un uomo che il Mondiale se lo può portare a casa, ne sono convinto".