La stagione 2017 e i primi test con occhio al 2018 sono ormai terminati. I piloti si stanno quindi concedendo del riposo alternandosi tra casa ed eventi motoristici a cui presenziare, uno di questi è il Motorshow di Bologna. Proprio nella città emiliana, Andrea Iannone, si è concesso ai microfoni di Motorsport, parlando della stagione appena conclusa e di quella ventura, che lo vedrà al via ancora sulla sella della Suzuki.
Il primo anno in sella alla GSX-RR non è stato semplice, soprattutto all'inizio, quando la moto presentava molti problemi e Iannone non riusciva a performare come poco tempo prima faceva con la Ducati: "Sicuramente è stata una stagione un po' complicata all'inizio, ma siamo riusciti a reagire bene nella seconda parte di campionato e questo è un aspetto molto importante, soprattutto perché tra poco inizierà un nuovo campionato e dobbiamo farci trovare pronti se vogliamo ottenere i risultati a cui aspiriamo". Ora, nei primi test svolti a Valencia e Jerez, lui e Rins, suo compagno di squadra, hanno provato il motore per l'anno nuovo, sperando di aver trovato la soluzione ai problemi della scorsa stagione: "A questi livelli non c'è un solo aspetto che ti può far fare il salto definitivo. In generale dobbiamo cercare di migliorare un po' tutti gli aspetti e rifinire i dettagli per fare lo step per lottare al vertice".
Sui problemi della Suzuki si era espresso tempo fa anche Davide Brivio, team manager della casa di Hamamatsu, che auspicava la possibilità di avere un team satellite che li aiutasse nello sviluppo della moto. Su questa eventuale chance si è espresso anche Iannone: "E' una cosa che ho chiesto io già dall'anno scorso, quindi sarei contento se fosse a disposizione un team satellite. Sicuramente un team satellite con due piloti esperti sarebbe una cosa molto positiva per la Suzuki. Avere un team satellite con due rookie invece potrebbe essere positivo solo sul lungo periodo". I brutti risultati di quest'anno hanno fatto fare un passo indietro alla Suzuki, che è tornata ad avere le concessioni, ovvero la possibilità di fare dei test privati che le moto factory non possono disputare. Tuttavia, Iannone, non vede dei vantaggi in questa cosa: "Non è mai facile fare dei test in più, inoltre abbiamo le gomme contingentate, quindi non si può girare troppo. Sarà importante capire se la Suzuki riuscirà a fare qualche sviluppo importante in vista dell'anno prossimo. La cosa positiva è che abbiamo la possibilità di sfruttare qualcosa in più se saremo bravi, ma dobbiamo cercare di essere competitivi con gli stessi mezzi degli altri".