Non è ancora iniziato il 2018, ma i rumors del paddock sono già tutti concentrati verso il 2019, quando tutti i contratti dei top rider andranno in scadenza. Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Maverick Vinales, ma soprattutto Marc Marquez: è il numero 93 di Cervera a tenere banco e ad animare il gossip di mercato. 

Il campione del mondo è ovviamente il pezzo pregiato del mercato 2019, quello che tutti vogliono, tutti eccetto uno: Stefan Pierer. Il capo indiscusso di KTM, Casa molto chiacchierata per l'arrivo dello spagnolo, ha infatti svelato i propri piani per il futuro e non prevedono l'arrivo di Marquez: "Ho la chiara intenzione di mantenere in squadra Pol Espargaró per il 2019. Lo dico francamente perché lui lo merita. Inoltre, si è adattato molto bene al nostro team.No, certamente non faccio offerte a Marquez, sono abbastanza onesto: Marquez è un tale fuoriclasse che si muove in un campionato a parte. Se vince, è Marquez. Se perde, la colpa è della mia moto", ha dichiarato Pierer a Speedweek.com. Il concetto espresso dal capo della Casa di Mattighofen è chiaro ed anche condivisibile, inoltre c'è sempre il discorso soldi, non proprio secondario quando si tratta di ingaggiare un pilota del calibro dello spagnolo: "Prendi la Ducati: sinceramente mi rammarico per il successo di Dovi. È un ragazzo così carino, mentre l’altro guadagna 12,5 milioni. Non voglio questo tipo di situazione alla KTM".

Inoltre, Pierer tiene molto al programma giovani lanciato da KTM che alleva piloti sin dalla RedBull Rookies Cup, passando poi per Moto3 e Moto2 fino alla MotoGP ed ingaggiare un pilota come Marquez tarperebbe le ali a chi si guadagna il salto nella massima categoria del mondiale: "Sarebbe controproducente per il nostro programma junior, che abbiamo costruito con tanta cura: adesso abbiamo un team Moto2 di grande successo con Oliveira e Binder, perché questi due piloti sono in grado di guidare la MotoGP per il 2019. A lungo termine, Brad Binder diventerà anche un grande pilota della MotoGP perché è un dio della frenata e mi sono convinto di questo a Valencia". Il progetto KTM prevede poi anche l'arrivo di un team satellite, anche se non sarà uno di quelli classici con la moto della stagione precedente: "Forniremo una squadra satellite MotoGP che abbia lo stesso materiale del team ufficiale, non le moto dell’anno precedente. Vogliamo gestire il team clienti come fosse una squadra junior. Potremmo crescere talenti provenienti dalla Moto2 e farli guadagnare esperienza, come Oliveira e Binder. Questa è l’idea: ogni pilota della Moto2 avrà bisogno di un anno o due prima di gestire la MotoGP". Il progetto KTM quindi è ben studiato e verrà realizzato in maniera ottimale con la stessa organizzazione che ha preparato lo sbarco nella classe regina del Mondiale. 

In chiusura, Pierer, parla dell'unico pilota che realmente gli interessa per la MotoGP nel 2019: "Non c’è nessuno che io possa seriamente valutare a parte Zarco, per essere onesti. Ha vinto il Campionato del Mondo Moto2 per due anni con Aki Ajo e pure la Red Bull Rookies Cup in sella alla KTM. Questo è l’unico pilota della MotoGP che sto considerando seriamente per il 2019. Lui è l’unico".