Il secondo giorno di test a Valencia ha mostrato come sia ancora una volta la Honda la moto da battere nel 2018, anche se Marc Marquez non è totalmente soddisfatto del prototipo per il prossimo anno. Il fresco campione del mondo ieri ha dominato la giornata di test rifilando quattro decimi a Dani Pedrosa, suo compagno e primo inseguitore di giornata.
La Honda sembra essere ancora una volta la casa più avanti nello sviluppo, tanto che ieri il sei volte campione del mondo ha potuto girare con la base del motore 2018 e ne è rimasto soddisfatto, a dispetto di quanto accaduto lo scorso anno: "Come inizio, siamo all'interno di parametri accettabili. A volte, quando un motore è nuovo va sistemato a livello di elettronica e di erogazione, ma quest'anno mi sono trovato subito bene. Quindi ora dobbiamo lavorare sul telaio". Le critiche di Marquez, infatti, riguardano il resto della moto che dovrebbe essere usata nel prossimo campionato mondiale, anche se come ha confessato a fine giornata, non si sono ancora individuate le componenti da migliorare e quelle da scartare.
"Abbiamo guadagnato potenza, che è quello che cerchiamo normalmente. Ed è positivo, perché a volte sembra così al banco, ma poi in pista le cose vanno diversamente", racconta Marquez nelle interviste post-test, dove svela anche che la moto con cui ha fermato il cronometro sull'1:30.0 è quella del 2017 con solo qualche piccola modifica al telaio: "Con il nuovo prototipo non ho potuto girare troppo, perché abbiamo avuto dei normali problemi di gioventù. Ma in generale mi sono trovato bene".
Inevitabile, infine, una battuta sull'addio di Livio Suppo, team manager che lo ha accompagnato in questa avventura di MotoGP sin dal suo arrivo nella classe regina: "Ha preso questa decisione a sorpresa. Ha vissuto degli anni molto buoni con noi, con un ottimo lavoro in Honda. Confido però che sapranno trovare un sostituto all'altezza."