Finisce il mondiale e rinasce la Yamaha nella prima giornata di test di Valencia, dove il team di Iwata piazza tre M1 nelle prime quattro posizioni, prendendosi il miglior tempo con Maverick Vinales, il 2° posto con il solito, brillantissimo, Johann Zarco e con Valentino Rossi 4° dopo l'incidente della mattina. Marc Marquez, invece, porta la sua HRC in terza posizione e tiene botta ai rivali con la moto 2017, mentre con la 2018 completa solo pochi giri senza ottenere riscontri importanti.
Maverick Vinales, come detto, anticipa tutti, andandosi a prendere il miglior tempo a 42' dalla fine della sessione, con un giro da incorniciare che gli permette di fermare il cronometro in 1'30.189. Lo spagnolo beffa Johann Zarco, che ridà smalto alla M1 2017 con il secondo miglior tempo in 1'30.389 a 2 decimi netti dal compagno di marca. Terzo, appunto, Marc Marquez che gira con la RC213V 2017 e stampa dei buoni riscontri, mentre sul prototipo 2018 non ottiene particolari tempi veloci. 1'30.501 per lo spagnolo, davanti a Valentino Rossi, che analizza le tre moto disponibili a Valencia, nonostante l'incidente. Il Dottore firma il suo miglior riscontro con la M1 2016, pagando 33/100 al compagno Vinales.
Sorprende Jack Miller, che appena salito sulla Desmosedici del Team Pramac si va a prendere il quinto tempo, in 1'30.635, grazie al quale si aggiudica la palma di miglior Ducati in pista, visto il 7° tempo di Andrea Dovizioso e l'ottavo di Jorge Lorenzo, anticipati anche dall'Aprilia di Aleix Espargaro. Lo spagnolo è 6° a 567/1000 e precede per poco meno di un decimo Andrea Dovizioso, in 1'30.850 davanti al compagno Lorenzo, 8° a 87/100 dal connazionale e davanti all'altro spagnolo, Pol Espargaro, che pilota la sua KTM al 9° posto con il riferimento di 1'31.166. Al 10° posto, a completare l'ordine dei primi 10, Cal Crutchlow, che si ferma a 1" dalla testa, seguito da Dani Pedrosa e da Smith, con la seconda KTM.
13° Tito Rabat con la Ducati del Team Avintia, davanti a Danilo Petrucci, mai in grado di segnare tempi interessanti con la sua Desmosedici. Peggio di lui fa l'ex-teammate Scott Redding, che all'esordio con l'Aprilia sigilla 1'32.075, davanti al solo Karel Abraham, ultimo drive ufficiale, 16°.
Tra i collaudatori svetta Takaaki Nakagami con la Honda del team di Lucio Cecchinello, che beffa Franco Morbidelli, 18° a 2"5 dalla testa, ma a soli 38/1000 dal nipponico, alla fine di una giornata intensa in cui percorre ben 78 giri, due in meno di Vinales, stakanovista di giornata.
Chiudono Takumi Takahashi con la seconda Honda del team Marc VDS EG 00 e Xavier Simeon, 20° a 4".
Paura per Alvaro Bautista, protagonista di uno spaventoso high-sides, che non gli provoca alcun danno fisico, ma che lo costringerà a saltare il Day2, mentre dovrebbero essere in pista Alex Rins e Andrea Iannone, oggi out.