La lunga cavalcata di Franco Morbidelli verso il tetto del mondo è terminata ieri, a Sepang, quando Thomas Luthi, suo rivale lungo tutto l'arco dell'anno, non si è schierato in griglia a causa dell'infortunio al piede occorsogli durante le qualifiche. Una corsa iniziata ed annunciata già lo scorso anno, quando Zarco decise di fare il grande salto in MotoGP e l'italiano iniziò a piazzarsi regolarmente sui podi dei Gran Premi a partire da Assen. Quest'anno è arrivato l'iride forse più annunciato delle tre categorie, ma non per questo meno di valore, anzi.
Morbidelli ha iniziato l'anno motociclistico da vero dominatore, vincendo le prime tre gare in Qatar, Argentina e Texas, primo rider a farlo in Moto2 e secondo dopo Daijiro Kato che vinse le prime quattro nel 2001, quando correva in 250. Il pilota del team Marc Vds con questo inizio sprint ha dato adito a chi lo voleva campione a fine anno, scavando già un importante vantaggio sui rivali che però è stato rosicchiato al ritorno in Europa, a seguito del ritiro a Jerez e delle sofferenze al Mugello e al Montmelò. In quel momento il Morbido poteva crollare sotto il peso delle aspettative e della rincorsa di Luthi, che si faceva sempre più incalzante, ma il pilota italo-brasiliano ha dimostrato di essere un vero campione respingendo gli assalti con le vittorie di Assen e Sachsenring. Il ritiro di Misano ha rischiato di compromettere tutto nuovamente, ma Morbidelli quest'anno era troppo superiore rispetto agli avversari e un pilota regolare, ma senza squilli, come Luthi non poteva di certo impensierirlo. Ieri, dopo la gara malese, è arrivata l'ufficialità tanto attesa ed ora il pensiero può già volgersi al prossimo anno, quando gareggerà in MotoGP al fianco di mostri sacri.
Uno di questi mostri sacri, Valentino Rossi, lo ha festeggiato ieri nell'immediato post gara ed ora lo aspetta nella classe regina: "Sono contentissimo e molto fiero di Franco. Si è meritato questo titolo perché quest’anno era a un livello superiore a quello di tutti gli altri. Ha vinto 8 gare, significa che ha dominato la stagione. Cosa potrà fare in MotoGP dal prossimo anno? Credo che potrà essere competitivo da subito anche in MotoGP. È vero, saremo rivali, parleremo meno di questioni tecniche ma non credo che il nostro rapporto cambierà troppo, non ci saranno grossi problemi".
La stagione da dominatore in Moto2, che somiglia molto a quelle effettuate da Zarco nei precedenti due anni, lo ha preparato per il grande salto e la speranza, sua ma anche di tutti gli appassionati, è che Morbidelli possa presentarsi tra i grandi imitando il proprio il francese, ottimo attore di supporto ai big che si sono giocati il Mondiale.