Non c'è pace per Valentino Rossi e la Yamaha, che neanche in Malesia sono riusciti a portare avanti una mini-striscia di risultati postitivi. La casa di Iwata e il pesarese stanno vivendo davvero una stagione orribile, che era iniziata sotto i migliori pronostici per i giapponesi, poichè la M1 era data come la favorita assoluta nella corsa al titolo. Dopo il trittico di gare extra-europee che aprono la stagione, il crollo di Jerez e una striscia altalenante di risultati, che non hanno portato a niente, se non ad un continuo cambio di moto e ad un nervosismo generale, che non ha affatto aiutato. 

L'ennesima caduta verso il basso si è registrata in Malesia, dove, dopo un sabato buono in cui Rossi aveva arpionato il 4° posto in griglia, a rovinargli la festa ci ha pensato l'arrivo della pioggia pochi minuti prima del via, che ha tirato fuori tutte le carenze della sua Yamaha sul bagnato, costringendo Rossi alla rimonta nel finale, che lo ha visto chiudere al settimo posto.

La speranza era quella che la gara fosse asciutta, poichè in quelle condizioni la Yamaha aveva mostrato un buon passo, che avrebbe permesso a Rossi di giocarsi anche il podio, invece, con l'acqua il massimo è stato il 7° posto finale: "Avevamo bisogno di fare un buon risultato, perché credo che quest'anno non siamo mai riusciti a fare due gare di fila molto bene. Come a noi, è successo anche a tanti altri. Siamo stati un po' sfortunati, perché per me sull'asciutto eravamo competitivi: potevo fare una bella gara e lottare per il podio. Sull'acqua sappiamo che abbiamo un po' di problemi". 

Un vero peccato, anche se c'è da dire che la M1 sul bagnato sembra davvero ferma, come lo era stata già al venerdì, che aveva visto Rossi lottare con la sua moto e chiudere a ridosso dei primi: "Venerdì ero sesto e oggi abbiamo provato a cambiare completamente la moto, ma i problemi sono rimasti sempre gli stessi. E' stata veramente una gara difficile, perché non abbiamo grip dietro quindi non possiamo aprire mai il gas. Hai la sensazione che appena provi a fare qualcosa in più cadi. Quindi ho cercato di rimanere concentrato e di portare a casa dei punti, chiudendo settimo". 

In più in casa Yamaha c'è da battere la testa al muro perchè la M1 2016 di Johann Zarco continua a filare alla grande sul bagnato, spinta anche da un talento come il francese, che è riuscito a tener botta alle Ducati e a chiudere sul podio. Ed è proprio Rossi a consigliare al collega di accontentarsi della moto 2016 per la prossima stagione, invece che richiedere ed utilizzare la sfortunata e lenta M1 2017: "Ci dispiace perché non sappiamo quale possa essere la soluzione. Zarco ha fatto una bellissima gara ed è salito sul podio. La moto del 2016 sul bagnato funziona bene, perché anche io l'anno scorso ho fatto secondo, lottando con Dovizioso per la vittoria. Però è strano che non riusciamo a capire come mai questa non va. Capisco quindi se Zarco dice che spera che non gli diano questa moto qui l'anno prossimo. Anzi, gli consiglio di continuare con quella che ha adesso".

Nonostante i tanti problemi, Rossi non si sente di bocciare la Yamaha, ma chiarisce che a suo parere, a Iwata, debbano lavorare meglio sulle gomme Michelin, vero incubo della sua moto: "Secondo me il potenziale della moto non è male, il problema è che non lavorano le gomme. La moto dell'inizio dell'anno aveva dei grossi problemi, mentre questa ce l'abbiamo solo da Silverstone e io nel mezzo mi sono anche rotto una gamba, quindi siamo molto in ritardo rispetto agli altri. Però sull'asciutto per me abbiamo capito delle cose importante, anche se è stata una stagione molto difficile".

Infine, Rossi ha preferito spostare l'attenzione al suo allievo, Franco Morbidelli, iridato in Moto2 e futuro collega in MotoGP: "Sono contentissimo, siamo molto fieri di Franco. Se lo merita perché quest'anno ha guidato ad un livello superiore rispetto agli altri. Ha vinto otto gare e quindi è una stagione da dominatore. E' un bravissimo ragazzo, quindi è un grande piacere lavorare con lui e sarà bello trovarlo in MotoGP il prossimo anno".