Trionfo vero per Ducati a Sepang, perché alle spalle di Dovizioso ci pensa Jorge Lorenzo a completare la doppietta grazie ad una gara fantastica, in assoluto la migliore dal suo arrivo a Borgo Panigale. Lo spagnolo è secondo, ma l'impressione è che avrebbe potuto vincere se non fosse stata per un problema all'anteriore che a 5 giri dalla fine ha fatto rizzare a tutti la schiena. Per il maiorchino è il terzo podio dopo quelli di Jerez e di Aragon, che giunge su una pista a lui amica, ma soprattutto su una pista bagnata, condizione che spesso ha messo in crisi lo spagnolo, il quale invece è sembrato molto competitivo sin dal via issandosi in seconda posizione e lanciandosi all’inseguimento del fuggitivo Johann Zarco.

Una volta superato il francese, che non è riuscito ad opporre resitenza, lo spagnolo ha provato ad involarsi; soltanto un grande Dovizioso è riuscito a chiudere su di lui e a superarlo ed avere la meglio sull'iberico. Per Lorenzo, c'è comunque la soddisfazione della ritrovata competitività sul bagnato, dopo un 2016 terribile, anche se ci potrebbe essere ancora del lavoro da fare: "Quando frenavo duro nelle staccate notavo che a volte mi pattinava la ruota. In una di queste occasioni Andrea mi ha superato. Ho cercato di stargli dietro, ho spinto ma non troppo. Andava bene così, il secondo posto è perfetto, un altro podio in questo 2017“.

Una volta sceso dalla moto e dopo i festeggiamenti sul podio, Lorenzo ha spiegato di non aver voluto forzare, poichè non se la sentiva di prendere rischi, soprattutto perchè Dovizioso sembrava più veloce: “Diciamo che in quella curva ho commesso un errore, mi si è chiuso il davanti e sono andato lungo. Ho provato a restargli vicino, ma non volevo fare nessun movimento stupido in frenata. Andrea ne aveva un pelino di più, ci ho provato sino alla fine, ma aveva conservato un po’ più di gomma“.

Infine, il centauro Ducati ha voluto sottolineare la sua prudenza nel non mandare all'aria un grande risultato: “Ero a mezzo secondo/un secondo da lui, non me la sentivo di frenare forte e fare pazzie. Fossi stato a uno o due decimi probabilmente avrei tentato di passarlo. Ho spinto fino alla fine, ma sino ad un certo punto. Nel warm up abbiamo fatto un grande passo a livello di setting, avevo un grande passo e grande fiducia“.