Sembra tornato finalmente il sorriso a Valentino Rossi al termine della qualifiche del Gran Premio della Malesia. Il Dottore ha sfiorato la pole ed ha chiuso a ridosso dei primi 3, con il 4° tempo al termine di una giornata positiva per lui e per la Yamaha, che ha dimostrato finalmente un buon passo.

Rossi, però, non ha sottolineato molto la prestazione in ottica gara, rimarcando i punti focali della prossima stagione e sottolineando nel contempo l'importanza dei prossimi due GP: "Come ho detto giovedì, queste due gare sono molto importanti. Bisognerebbe essere competitivi sia qua che a Valencia, anche per fare diverse scelte sulla moto dell'anno prossimo. Oggi però sono stato piuttosto veloce: parto quarto ed anche a livello di passo non sono messo male. Poi ci sono tante cose, come il bilanciamento della moto e la scelta della gomma, che faranno la differenza. A oggi però le cose non vanno male".

Il Dottore, poi, ha chiarito come i risultati altalenanti della M1 non siano derivati da una moto sempre diversa, ma da un'interpretazione più o meno opinabile del circuito, che non ha garantito al team di raggiungere i risultati sperati: "Dipende molto dal lavoro che fai e dalla via che trovi per la messa a punto. La moto adesso è sempre quella da Silverstone e anche noi ci abbiamo messo un po' di tempo per capire di cosa aveva bisogno. Quella di domani sarà una gara molto difficile e poi bisognerà vedere anche a Valencia".

Ora, però, arriva la parte più complicata dal punto di vista fisico di tutto il week-end: la gara, venti estenuanti giri a temperature elevate e con tassi di umidità assurdi, che mettono alla prova il fisico di ogni pilota, come spiega proprio il centauro della Yamaha: "Fisicamente è molto difficile, è la gara più dura, ma di gran lunga. Con questa temperatura è molto difficile recuperare mentre guidi, perché anche sui rettilinei fa molto caldo e c'è poco ossigeno. Sarà dura domani fare 20 giri. La cosa positiva è che quando entri in pista venerdì mattina ti domandi come farai a farli, ma poi di giorno in giorno va sempre meglio, anche se credo che gli ultimi cinque giri sarà molto dura. Dipenderà anche dalla moto, se ti permette di guidare tenendoti un po' di margine o meno".

Nella seconda parte di intervista, Rossi ha voluto analizzare due argomenti, che gli son stati sottoposti. Prima gli è stato chiesto, in maniera provocatoria, come si sarebbe comportato con Marquez in caso di duello e poi un'analisi sul comportamento in pista di Johann Zarco, rookie della stagione, ma già in grado di battagliare con i big nonostante una moto 2016. 

Rispetto al 2015, le parti sono invertire, ovvero Marquez è in testa al mondiale e Rossi è ormai fuori dai giochi, ma c'è ancora Dovizioso che può portare via il titolo allo spagnolo. Rossi, però, ironizza e dichiara che non farà nulla, poichè Marquez ha sempre sostenuto di essersi comportato in maniera corretta nei confronti del Dottore: "Cosa ha fatto Marc due anni fa? Lui dice che non ha fatto niente! Alla fine comunque non ha fatto niente, quindi non farò niente neanche io... Scherzi a parte, io faccio la mia gara e spero di essere abbastanza veloce per lottare per il podio, come ho sempre fatto nella mia carriera".

Infine, parlando di Zarco, Rossi lo ha descritto come uno dei favoriti per il successo, spinto anche dall'irruenza che lo ha contraddistinto ad oggi: "Zarco è sempre molto aggressivo, ma sta andando forte. Ha fatto vedere a tanti che quello è il suo modo di correre. Il problema è che va forte, quindi non sarà lì solo per i primi giri. Penso che sarà un problema per tutti e per tutta la gara, perché è uno di quelli con il passo migliore".