Marc Marquez prova a volare, ma Andrea Dovizioso non lo molla. In un certo senso è questo il senso delle due sessioni di prove libere del Gran Premio d'Australia svolte mentre in Italia era notte fonda, per poi diventare l'alba. I due principali contendenti al titolo iridato hanno fatto molto bene nella giornata odierna, tanto da non riuscire a regalare qualcosa di più a uno piuttosto che all'altro. A provare a mettersi in mezzo tra il campione del mondo in carica e il forlivese in sella alla Ducati, ci ha pensato Aleix Espargaro, il quale si è messo in testa alla classifica al termine della seconda sessione di prove del venerdì, portando in cima alla classe regina una Aprilia. Un evento che non accade tutti i giorni e che di fatto potrebbe rendere lo spagnolo una vera e propria mina vagante, magari in vista delle qualifiche di domani che potrebbero fare da primo giudice anche nel duello per il titolo tra Marquez e il Dovi. Indietro ancora una volta le due Yamaha, con Valentino Rossi che in un certo senso risente ancora dei problemi fisici risalenti sia all'incidente in enduro che alla caduta di domenica scorsa a Motegi.
Nella prima sessione, il più veloce è stato proprio Marc Marquez, il quale non ha avuto problemi nello spingere a fondo la propria Honda nonostante una temperatura dell'aria e anche dell'asfalto particolarmente bassa. 1'29''602 il tempo fatto segnare dal campione del mondo in carica, il quale non è però riuscito a fare il vuoto, considerando che in due decimi e mezzo troviamo ben sette piloti. Tra questi spiccano Johann Zarco e soprattutto Jack Miller, con il francese del team Yamaha Tech 3 secondo a poco meno di un decimo e capace di tenersi dietro il padrone di casa, bravissimo tra le curve tortuose della pista di Philipp Island. Poi troviamo Dovizioso, in una quarta posizione che di fatto lo metterebbe in seconda fila ma con un tempo molto vicino a quello del suo rivale iridato: un decimo e mezzo di ritardo da Marquez per il forlivese, il quale si è messo dietro un Maverick Viñales che sta provando a reagire così come Andrea Iannone, sesto e finalmente risvegliato dal torpore che ha contraddistinto praticamente tutta la stagione fin qui vissuta. Male, ma non è una sorpresa, Valentino Rossi che ha chiuso tredicesimo a quasi un secondo da Marquez.
Il comando preso dallo spagnolo non si è prolungato, come detto, nella FP2 in cui a emergere è stato Aleix Espargaro. La Aprilia guidata dal pilota iberico è stata più veloce rispetto alla Honda di Marquez per appena cinque millesimi. Questa volta, però, alle spalle del leader della classifica iridata, c'è subito un Dovizioso che ha ridotto il gap dal suo rivale per la corona nella classe regina: questa volta sono appena 92 i millesimi che separano i duellanti per il titolo. E rispetto alla prima sessione di prove libere emerge un Cal Crutchlow pronto a dimostrare di aver superato il momento buio della stagione: per lui quarta posizione davanti a Maverick Viñales, piuttosto costante sul giro secco in queste due sessioni iniziali a Philipp Island ma incapace di tenere il passo di chi si giocherà la gara e soprattutto il Mondiale. Gente come Miller, Zarco e Iannone rimane lì, così come Valentino Rossi continua fare fatica anche in FP2: dodicesima posizione dietro a Lorenzo per il pilota di Tavullia, capace stavolta di ridurre il gap da Marquez solo - si fa per dire - a sette decimi. Ma l'appuntamento è rinviato a domani, quando conosceremo la griglia di partenza.