È un Marc Marquez decisamente poco propenso ad arrendersi, quello che si mette alle spalle il secondo posto raccolto a Motegi domenica scorsa, e che si prepara al prossimo appuntamento del campionato del mondo della classe MotoGP. Si corre in Australia, sul circuito di Philipp Island che piace e non poco al campione del mondo nonchè leader iridato con la sua Honda. In conferenza stampa, lo spagnolo ammette di essere stato un po' amareggiato per aver perso la gara nel circuito di casa della sua scuderia, ma al tempo stesso dice di avere comunque tutto sotto controllo in vista degli ultimi quattro appuntamenti della stagione: "A Motegi abbiamo perso solo 5 punti - esordisce Marquez - , è andata bene, cercherò di essere al top anche qui, su una pista che mi piace molto, ma vedremo anche il meteo e il vento. Dovizioso si è avvicinato ed è sempre il più pericoloso, ma guardo anche a Vinales che non è troppo lontano. La mia mentalità però è sempre la stessa: provarci sempre fino all'ultima curva. Dai duelli con Dovizioso impari sempre: in Austria ero al limite, sapevo che era difficile, ma ci ho provato lo stesso; a Motegi ho spinto tanto, lui era veloce e ho fatto quel piccolo errore alla fine, poi lui è uno che frena fortissimo e noi cercheremo di migliorare anche su questo punto".
Non può non prendere la parola l'uomo che sta rendendo la vita e il campionato difficili a Marquez, ovvero Andrea Dovizioso. Il ducatista sta vivendo una stagione meravigliosa, compresa la vittoria in Giappone arrivata contro pronostico. Si corre in Australia ma è a tutto il campionato fin qui disputato che il Dovi volge lo sguardo, con una buona dose di orgoglio: "Tutti si sono divertiti a vedere questo duello durante l'anno e a Motegi si è rinnovato: è stata una battaglia molto bella ed è importante continuare così. Cercheremo di goderci il momento e fare del nostro meglio: qui Marquez va sempre forte ma il fattore climatico è sempre molto importante. Io mi sento passato a un altro livello nel senso che vincere ti dà forza e fiducia e le vittorie fanno la differenza, ma è il Mugello che ha creato una situazione positiva all'interno del team e rivedendo Motegi sono rimasto molto contento livello che avevamo raggiunto in gara: in generale in questa stagione avevo bisogno di iniziare a utilizzare anche il cavallo nero dell'irrazionalità. È difficile dire qual è il migliore pacchetto al momento: Marquez è sempre stato consistente in tutta la stagione, mentre io, come gli altri, abbiamo avuto un po' di alti e bassi. Ora è difficile dire quale sia la migliore moto, dipende dalle piste e le circostanze".
Poi c'è quello che fino a domenica scorsa è stato il terzo incomodo nella corsa al titolo iridato, ma che dopo la gara giapponese ha di fatto perso tutte le chances a sua disposizione. Maverick Viñales, chiudendo ai margini della Top Ten a Motegi, si è allontanato in maniera quasi definitiva dal tandem composto da Marquez e Dovizioso che ora si giocherà in solitaria il Mondiale, ma al tempo stesso ammette di sentirsi molto a proprio agio con il circuito di Philipp Island, dove spera di andare forte e di potersi inserire nuovamente tra i protagonisti della lotta al titolo iridato, magari confidando in una giornata negativa sia per il connazionale che guida la classifica, sia per l'italiano che insegue da molto vicino: "Questa è una pista che mi piace molto, nei test prestagionali sono andato forte, ma era una moto completamente diversa: cercheremo di portare la Yamaha al miglior piazzamento possibile e di fare del nostro meglio. Motegi è alle spalle, è stata una gara difficile: qui vedremo il meteo, speriamo nell'asciutto, ma se dovesse piovere dovremo migliorare pure sul bagnato".