Andrea Dovizioso mette a segno l'ennesimo miracolo e porta a casa la vittoria nel Gran Premio del Giappone della classe MotoGP. Una grandissima gara da parte del pilota forlivese, il quale partiva dalla terza fila e dalla nona casella, ha avuto la brillantezza per rimontare in breve tempo fino a portarsi nelle posizioni di testa dove si trovava il suo rivale iridato, Marc Marquez. Poi il duello, la bagarre fino alle ultime curve, in cui la Ducati del Dovi ha avuto qualcosa in più rispetto al rivale per la conquista del titolo, fino al sorpasso a pochissime curve dalla fine e una vittoria che vale tantissimo proprio in ottica mondiale. Con questo successo, l'ennesimo di una stagione fin qui fantastica, Dovizioso si porta a soli undici punti di ritardo da Marquez, con i due che fanno il vuoto a causa della nona posizione di un Maverick Viñales decisamente in ombra così come il compagno di squadra Valentino Rossi, che però è caduto poco prima di metà gara. Buon sesto posto per Jorge Lorenzo, il quale come spesso gli è accaduto ha avuto una grande partenza e un buon finale, con in mezzo tante difficoltà. A completare il podio, per la cronaca, uno stupendo Danilo Petrucci che per buona parte del gran premio ha anche accarezzato il sogno di vincere.
Lo spunto alla partenza di Marquez è buono, un po' meno quello di Zarco mentre Petrucci si mette subito a ruota del campione del mondo. Bravissimo, invece, è Jorge Lorenzo che al termine del primo giro è in testa, mentre è bagarre tra la Honda del leader iridato e il ternano della Ducati Pramac, il quale lo sorpassa prima di attaccare Jorge per andare a guidare la gara. Risale benissimo la china Dovizioso che si mette praticamente a ruota del suo rivale mondiale, a completare il gruppo di testa c'è uno Iannone finalmente convincente. Parte il duello tra il Dovi e Marquez, bello da vedere anche quello tra un Lorenzo in leggera difficoltà e Zarco, che lo passa e si mette ai piedi del podio prima di farsi attaccare da un bravissimo Andrea Iannone, in cerca di risposte e di rivincite sul bagnato. Non trovano ritmo e restano lontane dalle posizioni di testa le due Yamaha, con Rossi e Viñales che chiudono la Top Ten: Valentino addirittura finisce a terra sulla ghiaia in Curva 8, terminando praticamente la sua gara. Intanto, Petrucci guida la gara in solitudine, con il gruppo che si va sfaldando in piccoli gruppetti o coppie.
Sale in maniera netta il ritmo di Marquez, il quale prova a scrollarsi di dosso Dovizioso senza riuscirci più di tanto, anche se il leader iridato rompe gli indugi in maniera forte. Alle spalle dei tre presenti sul podio virtuale, è Zarco ad avere un po' di ritmo in più rispetto alle due Suzuki, con Rins che risale velocemente e passa Iannone per la quinta posizione. La lotta che conta è però là davanti, con la Honda del campione del mondo che arriva sulla Ducati di Petrucci, la quale forse paga un po' la scelta di una gomma più morbida sul posteriore. Il terzetto è compatto più che mai, mentre il resto della legione arranca ai margini della Top Ten, con Viñales che precede il solito Lorenzo delle seconde metà di gara e soprattutto un anonimo Pedrosa. È Marquez che nella fase intermedia del Gran Premio cerca di attaccare, e l'attacco arriva a 11 giri e mezzo dalla fine: Petrucci non può nulla, cambia il leader. Anche Dovizioso decide di spingere e di non far scappare il rivale mondiale, salendo subito in seconda posizione e mettendosi a caccia dello spagnolo.
Undici giri tutti da vivere con il duello per il titolo che diventa anche duello per la vittoria in quel di Motegi. Dovizioso non molla, recupera centimetro dopo centimetro a un Marquez che guida con grande maestria e per il momento non concede chances per l'attacco, prima di spingere un paio di tornate in cui ricaccia indietro il suo avversario. Petrucci non riesce a reggere il ritmo del tandem che a questo punto lo stacca, e il podio diventa il suo unico obiettivo da raggiungere. La risposta del Dovi non si fa attendere, il ducatista si rifa nuovamente sotto e attacca a sei giri dalla fine: Marquez non può nulla, cambia ancora il leader della corsa ed è nuovamente italiano. Lo spagnolo sembra accusare il sorpasso dell'azzurro e perde subito un po' di terreno, mentre alle spalle delle posizioni da podio la Suzuki vola: Rins e Iannone passano Zarco, poi è bagarre interna che favorisce Andrea. Un paio di giri di 'riposo', e Marquez è nuovamente sotto a Dovizioso, facendo un grande sorpasso a tre giri dalla fine per riprendersi la prima posizione: è l'inizio di una bagarre bellissima che dura per qualche piega e che avvantaggia il leader mondiale. L'ultimo giro è l'ultima chance per il Dovi, un piccolo errore in uscita di Marc lo riavvicina, poi l'attacco decisivo a quattro curve dalla fine per una vittoria che vale oro.