Il venerdì di Moto2 mostra un Franco Morbidelli in ombra rispetto ai suoi due primi inseguitori nel campionato del mondo: Alex Marquez e Thomas Luthi. I due si sono spartiti la posta in palio nel primo giorno sul tracciato di Motegi, con lo spagnolo che risulta essere il più veloce nelle libere del mattino e lo svizzero nel pomeriggio.
PL1 - All'esordio sulla pista di Motegi è il pilota iberico del team Marc Vds a far registrare il miglior tempo in 2:05.460, staccando di quasi mezzo secondo lo svizzero. Luthi si conferma ancora una volta uno dei piloti più competitivi in ogni condizione meteo, mettendo pressione a Franco Morbidelli, che termina il turno in quinta posizione. Davanti al dominatore della stagione di Moto2 si posizionano Hafizh Syahrin, un vero e proprio specialista del bagnato come non se ne vedevano da tempo, e Pecco Bagnaia, arrivato in Giappone con l'intento di difendere la sua quinta posizione nel Mondiale. La prima delle Suter è Dominique Aegerter, sesto e già vincitore sotto il diluvio di Misano. Risulta, invece, in difficoltà Mattia Pasini che chiude al diciassettesimo posto precedendo Lorenzo Baldassarri e Luca Marini.
PL2 - Nel secondo turno di prove libere Alex Marquez e Thomas Luthi si scambiano le posizioni, con lo svizzero che sale in testa alla classifica. Il pomeriggio di Moto2 si differenzia dalla mattinata perché la pioggia ha smesso di cadere sul circuito, lasciando l'asfalto bagnato e particolarmente insidioso. In queste condizioni, come detto, è Luthi il più veloce, seguito da Marquez e da un ritrovato Miguel Oliveira, anche se il portoghese paga oltre mezzo secondo al candidato al titolo. Morbidelli avanza di una posizione rispetto alla mattinata giapponese, ma comunque a faticare lasciando su strada quasi un secondo al diretto rivale. Il Morbido va incontro a molti errori di traiettoria e anche i lunghi a fine turno indicano come non abbia ancora trovato il limite. Lo specialista del bagnato Syahrin si conferma nella top ten, sesto, dietro a Xavier Simeon, caduto rovinosamente nel finale. Il pomeriggio suona la sveglia anche per Marini, nono, mentre Pasini continua a non trovare il ritmo giusto per poter competere con i primi.