Sedici punti, questo è il bottino di Marc Marquez prima di affrontare il trittico asiatico del motomondiale. Motegi, Phillip Island e Sepang, queste tre gare potrebbero risultare decisive ai fini dell'assegnazione del titolo mondiale e lo spagnolo lo sa bene. Per questo motivo la concentrazione nel Gran Premio del Giappone, quello che aprirà la lunga trasferta dell'est, dovrà essere massima: "Ci sono ancora quattro GP e dobbiamo dare il 100% in ognuno di questo, a partire dalla tripletta asiatica. Queste sono gare molto impegnative per via del fuso orario e delle differenti condizioni climatiche. Con un campionato aperto come quest'anno, saranno una sfida ancora più grande".
Il 93, poi, ha un ottimo rapporto con Motegi, peraltro pista di casa Honda, avendoci festeggiato per due volte il titolo iridato e vinto lo scorso anno, però essere competitivi su una pista completa come quella giapponese non è mai semplice. In un tracciato che presenta forti staccate e lunghi rettilinei, trovare il set-up ottimale non è semplice, ma Marquez dovrà farlo per contrastare il ritorno delle Ducati: "Le condizioni del tracciato possono variare notevolmente a Motegi e dovremo lavorare duramente sul set-up per trovare un giusto compromesso tra l'accelerazione e le staccate violente. Ci teniamo molto però ad ottenere un buon risultato davanti ai tifosi della Honda".
La continuità della Casa Alata, però, è stata notevole nel corso di tutto il campionato. Infatti, tolto il gran premio di Silverstone in cui il motore ha ceduto, la RC213V è sempre salita sul podio: "La cosa più importante per noi è che, tolta Silverstone, da Barcellona siamo saliti sul podio in ogni gara. Abbiamo fatto un ottimo lavoro perché abbiamo gestito circuiti e situazioni diverse. Questo ci rende fiduciosi e dimostra che abbiamo un ottimo livello ovunque".