Il Mondiale di Moto2 è in pausa, tutti aspettano la tripletta asiatica che verosimilmente deciderà i vincitori dei titoli nelle varie classi, ma i piloti continuano ad allenarsi e a far parlare di sé. Franco Morbidelli, attuale leader della classifica iridata della classe di mezzo, è stato intervistato dal portale Crash.net a cui ha parlato sia della stagione in corso, sia del suo passato.
Ed è proprio dagli inizi che comincia il racconto dell'italo-brasiliano: "E’ da mio padre che viene la mia passione per le moto. Lui ha corso in passato e ha anche aperto una officina nella quale io sono cresciuto. Posso dire di essere un ragazzo sportivo e infatti guardo altre manifestazioni quali calcio, basket, tennis e arti marziali perché mi piace la competizione. Ma prima di tutto sono un pilota perché quello è il mio sogno ed è la cosa che so fare di meglio". La carriera di Morbidelli non rispecchia quella della maggior parte dei piloti del Mondiale organizzato da Dorna, che solitamente cominciano a correre nel Cev per poi passare alla Moto3. Il Morbido, invece, ha iniziato a gareggiare nella Superstock 600, di cui poi ha vinto anche il titolo europeo nel 2013. La sua provenienza gli ha provocato qualche problema di adattamento, come lui stesso racconta: "Adattarsi ad un ambiente quando si viene da una realtà totalmente diversa non è mai facile. Bisogna lavorare soprattutto per quanto riguarda i pneumatici, il modo di lavorare e lo stile di guida. Non è impossibile, piloti come Colin Edwards, Nicky Hayden e Cal Crutchlow ci sono riusciti, ma è molto impegnativo e lì devi soprattutto cambiare il tuo approccio. Perché altrimenti non si va lontano. Per esempio anche io devo ancora imparare tante cose".
Fortunatamente, però, l'adattamento è andato a buon fine e dallo scorso anno, Morbidelli, è uno dei piloti più forti presenti nella classe di mezzo del Mondiale ed ora si sta giocando il titolo con Thomas Luthi, anche se l'italiano si aspettava qualche rivale in più: "All’ nizio mi aspettavo che anche piloti come Marquez, Oliveira e Baldassarri lottassero per il titolo. Ma alla fine siamo rimasti solo io e Luthi. Abbiamo 2 filosofie diverse e un approccio diverso, ma siamo comunque davanti e sono felice di lottare con lui in questa stagione". La bella stagione in Moto2 è valsa al Mordibo il passaggio di categoria. Infatti, dalla prossima stagione, il numero 21 correrà in MotoGP con il Team Marc Vds e battaglierà fianco a fianco con Valentino Rossi, suo grande amico: "Vale e mio padre si conoscevano. Vengo da Roma, lì si sa che la passione per le moto non è forte come in Emilia Romagna o nelle Marche, non c’erano squadre preparate. Quando avevo 10 anni ci siamo trasferiti in Riviera perché mio padre sapeva che quello era il luogo migliore per un pilota e infatti si è rimesso in contatto con le persone che ha conosciuto mentre correva. Valentino ha una grande passione per questo sport, lo ha dimostrato dopo il suo recente infortunio, allenarsi con lui è bello".