Daniel Pedrosa sta vivendo una delle sue migliori stagioni da quando è in MotoGP, trovando una costanza di risultati che mai ha avuto. Il centauro spagnolo si è concesso ai microfoni di Motorsport.com nell'occasione dello scorso GP di Aragon, terminato al terzo posto dopo un'ottima rimonta. Al portale specializzato ha parlato del presente e anche del futuro, non chiudendo le porte ad un cambio squadra.
Pedrosa, però, è partito con l'analizzare il suo momento attuale: "Direi che le cose vanno abbastanza bene. Quello che faccio è ciò che amo di più al mondo, perché ho l'opportunità di dimostrare qualcosa a me stesso ogni volta che salgo sulla moto". Il 2017 ha segnato un cambiamento nel rendimento di Daniel Pedrosa che sta vivendo una stagione al vertice, anche se i due ritiri uniti alle mancate top ten di Assen e Misano lo hanno estromesso dalla lotta per il Mondiale. La chiave di questa costanza risiede anche grazie alle migliorie della Honda: "Le stagioni precedenti hanno avuto parecchi alti bassi. Al contrario, quest'anno siamo stati più costanti, ma è anche vero che il campionato è cambiato. Con questo tipo di pneumatici e con la nuova elettronica, il livello medio della concorrenza è aumentato. Ora sono in grado di controllare meglio la situazione, in alcuni momenti, specialmente in quelli più difficili. E riesco a reagire più velocemente per trovare l'umore giusto". Qualcosa, però, è cambiato anche nel suo approccio alle gare: "Ora mi avvicino al GP in maniera più rilassata e la mia valutazione di alcune cose è diversa. Questo mi aiuta a gestire più correttamente il fine settimana".
Il Mondiale se lo giocano due piloti che Pedrosa conosce bene, Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Il primo è il suo attuale compagno e stimolo, il secondo lo è stato nel passato, ma ora sta sorprendendo tutti: "E' chiaro che Andrea ci ha sorpreso quest'anno. Ha fatto un grande lavoro ed abbiamo le prove che sta funzionando. Ognuno dovrebbe essere libero di lavorare sulle sue cose per migliorare su quello che deve credere di migliorare. Ovviamente, se la Ducati fosse una moto diversa, forse non avrebbe raggiunto questi risultati. In questo momento, sia la Ducati che Dovizioso meritano lo stesso credito".
La chiusura è sul futuro ed un possibile cambio di scuderia, dopo i tanti anni passati in HRC e, un po' a sorpresa, Pedrosa non chiude la porta: "La curiosità c'è. Sono una persona che ha sempre amato imparare e contribuire. Quando stiamo sviluppando la moto, se trovo qualcosa che ci potrebbe aiutare, mi piace dirlo. Sono in Honda da tanti anni... Ho sempre avuto moto simili. Questo significa anche che i problemi sono stati simili. Diciamo che è vero che a volte hai anche la curiosità ed il desiderio di ottenere nuove informazioni. Escluso questo, sono sempre stato felice in questa squadra".