Dopo la batosta di ieri, Chaz Davies pensava già a come rifarsi nella seconda manche di gara del Gran Premio di Francia, a Magny-Cours. Sceso in pista, il gallese ha aspettato il via per scatenare la sua rabbia, dopo i problemi di ieri, per prendersi un meritato successo, davanti alle due sorprese di giornata, ovvero le Yamaha di Alex Lowes e Michael Van der Mark, che mettono in mostra un gran passo durante il Gp. 4° posto per Xavi Forés, che con l'arrivo di una leggera pioggerellina a metà gara, prova a riportarsi sul duo Yamaha, senza successo.
Soffre, ma chiude al 5° posto Marco Melandri, che nel finale riesce ad agguantare la Top5, grazie al ritiro di Lorenzo Savadori, tradito dalla sua Aprilia all'inizio dell'ultima tornata. Attaccato a Melandri troviamo l'argentino Tati Mercado, piacevole sorpresa di questo week-end francese. L'argentino da spettacolo, attaccando prima Sykes e poi Melandri, che resiste e nel finale gli porta via la posizione, grazie al decadimento delle gomme dell'Aprilia. 7° posto per Tom Sykes, più sofferente rispetto a ieri e mai in grado di tenere il ritmo dei primi. Alla fine, il centauro di casa Kawasaki precede Jordi Torres, rinato in Gara2, dopo la terribile Gara1. Lo spagnolo della BMW, beffa in volata il connazionale Roman Ramos, autore di un bellissimo GP. A completare la Top10 ci pensa Raffaele De Rosa, anche lui autore di una bella gara.
Sfortunate le due Aprilia, con Laverty che cade, si rialza, ma non va oltre il 17° posto, davanti al solo Jezek. Savadori, invece, si rende protagonista di una gran gara, ma all'ultimo giro la sua Aprilia lo tradisce e per Savadori svanisce il 5° posto. Out anche Jonathan Rea, colpito dalla RSV4 di Laverty al momento della caduta, che danneggia la ZX del neo-Campione del Mondo e procura al britannico una lieve contusione al piede destro. Sfortunatissimo Leon Camier, che si gioca per metà gara il podio con Lowes, ma poi si ritira ancora a causa dei problemi di affidabilità della MV Augusta.
LA GARA- Il via viene dato dopo uno scroscio di pioggia che colpisce Magny-Cours poco prima dello start. Una volta spenti i semafori, le due Yamaha di Alex Lowes e Michael Van der Mark sono le più abili e prendono la testa, davanti a Camier e Laverty, che precede un arrembante Davies.
Camier e il gallese sono i più abili durante il primo giro, con Camier che scavalca VdM e Davies che si libera di Laverty, prima, e dell'olandese, poi. Proprio mentre Davies attacca il centauro della Yamaha, decolla Laverty all'uscita della curva 14 e la sua Aprilia colpisce Jonathan Rea, che è dietro all'irlandese, che si rialza, mentre Rea rientra dolorante ai box: per l'iridato c'è il ritiro.
La gara va avanti, con Lowes in testa, seguito da Camier, pressato da Davies, che in un paio di curve lo attacca e lo supera, mettendosi a caccia di Lowes, che cede al rider Ducati al 6° giro. Davies si invola, mentre alle sue spalle si apre la lotta tra Lowes e il pilota MV, con VdM poco più indietro. Alle spalle dei primi risale Melandri, che si porta in sesta posizione, insidiato da Savadori, alle cui spalle Sykes si difende con le unghie da Mercado, che attacca al 10° giro, proprio mentre Savadori sopravanza Melandri.
La decima tornata di gara segna anche il momento del ritiro di Leon Camier, tradito dalla sua MV, ancora una volta dopo il Portogallo, proprio mentre arriva la pioggia. Con l'arrivo di una leggera pioggerellina, Van der Mark recupera sul 2° posto, occupato dal compagno di team Lowes, mentre alle sue spalle si scatenano Savadori e Mercado, con l'argentino che riprende in un batter d'occhio Melandri.
A metà gara il duello è tra le due Yamaha per il podio e tra Savadori, Melandri e Mercado per il 5° posto, con l'italiano dell'Aprilia che sembra il più abile sull'umido. Al 4° posto, tutto solitario, Forès prova a chiudere il gap con le Yamaha, ma quanto cala la pioggia, lo spagnolo torna nei ranghi e decide di accontentarsi del 4° posto. Chi non si accontenta è Mercado, che al 17° giro inizia a pressare Melandri, mentre davanti le posizioni si sono ormai congelate. Mercado attacca deciso Melandri, aiutato dalla miglior accelerazione della Aprilia, ma il romagnolo resiste e a tre giri dalla fine, sfruttando un errore di Mercado si riporta davanti all'argentino, che prova a replicare, ma deve cedere il passo a Melandri, favorito da una miglior gestione delle gomme.
All'ultimo giro, poi, il dramma di Savadori: 5° in solitaria, l'italiano è pronto a godersi l'ultimo giro in pace, quando alla prima curva lo tradisce la sua Aprilia, il cambio cede e la RSV4 saluta il centauro di Cesena, che si dispera. Davies, intanto, taglia il traguardo, davanti a Lowes e Van der Mark. 4° è Fores, davanti a Melandri, Mercado e Sykes, che si difende bene, nonostante i problemi alla mano. Jordi Torres regola Roman Ramos e Raffaele De Rosa nel finale e si prende l'8° posto.
Fuori dalla Top10 le due Honda di Giugliano e Gagne, 11° e 12°, davanti ad Andreozzi, West, Badovini e Russo. Più indietro Laverty, che risale in moto e chiude davanti a Jezek. Prossima tappa a Jerez, con il duello per la seconda posizione tra Sykes e Davies, distanti 8 punti.