Ci prova il maltempo a scardinare i piani di Jonathan Rea, nell'ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Francia. Sotto una pioggia torrenziale, che abbraccia il circuito sin dalla prima mattinata, il nordirlandese tira fuori la pinna e dimostra ancora una volta la sua forza, rifilando distacchi impressionanti a tutti.

Rea è il più abile a scegliere il momento giusto per scendere in pista e con una guida perfetta stampa il miglior tempo della sessione in 1'55"986. Alle sue spalle, l'unico a scendere sotto il muro dei 3" di ritardo è Leon Camier, che all'ultimo giro scala la classifica e si porta al 2° posto a 2"873, in 1'58"859. Terzo miglior tempo per un sorprendente Tom Sykes, che, dopo le difficoltà di ieri, riesce a dare il meglio sulla pista allagata e completa il suo miglior tentativo in 1.59.462, a 3"4 dal compagno di team. 

Ancora Top5 per le due Ducati di Marco Melandri e Chaz Davies, che vanno ad occupare la quarta e quinta posizione, ad oltre 3"5 da Rea. Melandri chiude in 1'59"588 a 3"6, mentre Davies non rischia e si ferma a 3"9, in 1'59.895. 

Sesto tempo per Leandro Mercado, che è il primo a salire oltre il muro dei 2', in 2'00"401 a 4"4 dal leader, seguito da Eugene Laverty, sull'Aprilia ufficiale, che sigla il miglior personale in 2'00"497 a 9 centesimi dall'argentino, ma a 4"5 da Rea. 8° posto per Xavi Forés, con la Ducati del Team Barni, che completa il suo miglior giro in 2'00"621. Lo spagnolo precede le due Yamaha di Alex Lowes e Michael Van der Mark. Il britannico mette a segno il 9° tempo in 2'00"768, mentre il compagno olandese è 10° a 5" in 2'01"008. Van der Mark cade nel finale e non sfrutta un giro che lo avrebbe portato più in alto in classifica, per lui nessuna conseguenza. 11° tempo per Davide Giugliano, in 2'02"251, che precede Roman Ranos e il francese Lussiana, caduto nel finale. Il transalpino sembra dolorante, la moto gli è quasi partita in high-sides e lo ha sbattuto violentemente a terra, comunque appare in grado di poter rimontare in sella. 14° tempo per Russo, seguito da Savadori e West, che chiude davanti alle Bmw di Torres e De Rosa, con lo spagnolo protagonista di uno scivolone nel finale.

19° Jezek, davanti a Gagne e Andreozzi, che completa lo schieramento. Badovini è 22°, ma per lui non ci sono tempi cronometrati. Il centauro italiano è vittima di una brutta caduta, a 13' dalla fine, che porta i commissari ad esporre la bandiera rossa.