Grande vittoria di Franco Morbidelli nel Gran Premio di Aragon della classe Moto2. Il pilota italiano, dopo la scivolata di Misano Adriatico che gli ha fatto perdere tanti punti preziosi, si riscatta immediatamente nel circuito spagnolo e piazza l'acuto che gli consente di aumentare nuovamente il gap sui più immediati inseguitori. Successo arrivato al termine di una bella bagarre messa in scena con Mattia Pasini, il quale dopo la beffa delle qualifiche va vicino al colpo grosso in gara, con una bella rimonta sul leader iridato che però non è culminato con la vittoria che avrebbe dato un ulteriore sorriso ad un Mondiale per lui in crescendo. Come detto, la zampata di Morbidelli vale doppio perchè il suo più immediato inseguitore, Thomas Luthi, non sale sul podio. Quarta posizione per il pilota svizzero, il quale ha tentato di risalire velocemente la china già nelle prime curve, ma poi non ha avuto il passo per inseguire i due italiani che hanno poi dominato la gara. Sul podio con Morbidelli e Pasini, dunque, ci va Nelson Oliveira il quale non dà seguito alla pole ottenuta ieri, ma sale comunque sul gradino più basso.
Lo scatto di Oliveira è molto buono al punto tale da mantenere la testa della corsa nelle prime curve, con Morbidelli che prova invano ad attaccarlo e un Luthi che parte con il coltello tra i denti e si porta terzo. Il leader mondiale però rompe subito gli induci e si porta al comando per valutare il proprio passo, mentre Pasini gli dà una mano scavalcando prima l'elvetico e poi il portoghese: Mattia è secondo. Si compatta un gruppetto alle spalle di Morbidelli che dal canto suo tenta l'allungo, con anche Navarro e Corsi che si accodano e possono rientrare in lotta per il podio e perfino Alex Marquez che si mette davanti a Luthi per la quarta posizione momentanea, prima di mettersi in lotta con il poleman di giornata. La fuga del Morbido prosegue, la bagarre per il podio si riduce a quattro piloti anche se a dire il vero Pasini riesce ad allungare leggermente su Marquez, Oliveira e Luthi, tutti e tre raggiunti da Corsi e poi anche da Navarro e Cortese. Tuttavia, il fratellino di Marc commette un errore che gli fa perdere posizioni preziose, e soprattutto il trenino che in questo momento vale il gradino più basso del podio.
I problemi della moto di Marquez lo costringono a cedere lentamente ma inesorabilmente il passo, mentre davanti il passo non cala mai per Morbidelli e soprattutto per Pasini, che gli rosicchia decimo dopo decimo e si riporta clamorosamente sotto. Si compone definitivamente una coppia al comando quando mancano dieci giri alla fine, mentre il sorpasso arriva poche curve dopo il ricongiungimento, con la sfida tutta italiana che rischia però di essere messa a repentaglio da un Oliveira in grado di recuperare, anche lui, decimo dopo decimo. Luthi non riesce a tenere il passo del portoghese, ma la notizia più clamorosa è che Morbidelli non riesce a tenere quello del suo connazionale. Il riminese allunga sul leader del mondiale, il quale però ha un sussulto, lo recupera e a quattro giri dalla fine si riprende la guida della corsa. Rimane a metà strada con la sua KTM Oliveira, mentre Binder inizia ad insidiare gli scarichi di Luthi. Ultimi giri con il cuore in gola per il tandem italiano, Pasini tenta l'attacco ma Morbidelli lo restituisce prima di chiudere la porta nelle curve finali e portare a casa una vittoria d'oro.