Alla vigilia di Aragon, in casa Ducati si guardava al Gp spagnolo come uno di quelli più pericolosi per Andrea Dovizioso e la sua rincorsa iridata. Dopo le qualifiche, la previsione sembra essersi verificata, poichè il leader iridato ha sofferto e ha chiuso soltanto al 7° posto, che aprirà la terza fila in gara. Molto meglio è andata a Jorge Lorenzo, ancora in miglioramento e capace di prendersi la seconda posizione tra le due Yamaha di Vinales e Rossi, 3° per 8 centesimi.
Il maiorchino, dopo le FP3, sembrava molto in difficoltà, poichè proprio Rossi lo aveva condannato alla Q1, strappandogli il 10° nell'ultima sessione di libere. Il centauro della Ducati, però, sembra contento per aver dovuto affrontare la prima sessione di qualifiche, che gli hanno permesso di migliorare il feeling con la sua Desmosedici: "Penso che stavolta sia stato positivo fare la Q1, perché mi ha permesso di avere a disposizione un quarto d'ora in più con l'asciutto. Inoltre avevamo ancora molte gomme a disposizione, visto che ieri aveva piovuto. Ho sofferto tanto questa mattina, proprio perché mi mancavano chilometri sull'asciutto, ma poi piano piano ho trovato il feeling e in FP4 avevo un grande ritmo. In Q2 poi sono riuscito a spingere un pochino di più rispetto alla Q1 e a migliorare di quei decimi che mi hanno permesso di essere in prima fila".
Lorenzo, però, ha spiegato che ad essere migliorata è la sensazione di guida, mentre alla moto non è stata apportata alcuna modifica, nonostante l'idea iniziale fosse quella di metter mano al setup per risolvere alcuni problemi: "Onestamente, abbiamo fatto delle modifiche alla moto, ma poi siamo tornati indietro alla configurazione della mattina. E' stata una questione di feeling, di prendere confidenza con la pista e con le gomme. La moto è praticamente uguale al primo giro di stamattina".
Nelle FP4, poi, Lorenzo ha mostrato un ottimo passo, aiutato anche da una corretta scelta delle gomme, che lo ha aiutato e che sembra essere la migliore anche in ottica gara: "Sarà molto importante la scelta della gomma dietro, perché credo che la gara si possa fare con tutte e tre le opzioni. Magari è più difficile con la morbida, ma con la media e la dura si può fare. Anche la partenza sarà importante, però nella FP4 sono andato bene e credo di avere il passo più competitivo della mia stagione. Si vedono i progressi e ogni volta siamo in condizioni migliori".
Dall'altro lato del box, la Ducati ha da fronteggiare i problemi di Andrea Dovizioso, relegato in terza fila con il settimo tempo. DesmoDovi, però, non attribuisce la debacle alle caratteristiche della Desmo, ma alle due sessioni di prova perse, che non hanno aiutato nella configurazione della moto: "Come immaginavamo, è stata una giornata tosta per tutti, perché in due turni bisognava fare il lavoro che di solito devi fare in quattro. E normalmente quattro poi non bastano mai. Abbiamo fatto tanto lavoro sia a livello di gomme che di set-up, ma non abbiamo avuto modo di capire bene i dettagli. Speravo di essere più avanti, anche se la qualifica non è andata male come potrebbe sembrare. Purtroppo partiamo settimi, ma il mio feeling non era buono dopo la FP4, quindi mi aspettavo una Q2 difficile. Dopo la prima gomma invece ho capito certe cose e alla fine è venuto un buon tempo per il feeling che avevo".
Dovi, nonostante la qualifica non eccezionale, vuole guardare con positività alla gara, senza disperarsi troppo, anche perchè i valori in campo non sembrano ben delineati e la gomma farà, come sempre, la sua parte: "La situazione non è ancora ben delineata per domani, anche se le Honda hanno dimostrato di essere molto competitive, ma mi sembra che siano veloci anche Vinales, Valentino e Lorenzo. Però non è ancora così chiaro, anche perché credo che la scelta delle gomme farà una gran differenza e che bisognerà lavorare sul set-up di conseguenza. Speriamo che non partire davanti non sia un problema, ma qui il passo lo scopriremo ancora di più in gara che in altre occasioni. Non partiamo da più veloci, ma non vogliamo preoccuparci prima di andare in gara".