Si apre con la consueta conferenza stampa del giovedì pomeriggio il weekend del Gran Premio di Aragon, quattordicesimo appuntamento del calendario Mondiale. Il terzo GP spagnolo potrebbe risultare decisivo per le sorti dell'iride lanciando Marquez o Dovizioso verso la vittoria finale, ma attenzione anche a Vinales che proverà a tornare definitivamente in gioco. Ovviamente, però, il weekend è caratterizzato soprattutto dal tentativo di rientro a tempi record di Valentino Rossi.
Proprio il Dottore, come ovvio, è stato il centro della conferenza stampa grazie al suo ritorno lampo: "Innanzitutto sono contento di poter provare. Devo capire che sensazioni ho guidando una moto di MotoGP, che è ben diversa dalla R1. Non sento molto dolore e ogni giorno mi sento meglio. A Misano sentivo dolore, ma riesco a guidare, aspettiamo domani e vediamo se sarà possibile guidare a un buon livello", ha dichiarato Valentino. Il 46 poi ha spiegato dove sente maggiormente dolore quando guida la moto: "Quando guido ho dolore dove ho riportato la frattura, soprattutto nei cambi di direzione e nelle curve a destra, ma ogni giorno miglioro e spero di farlo anche durante il weekend". Rossi poi continua assicurando che non è ad Aragon per il titolo: "Non sono qui per il campionato, credo che tutto sia aperto ma soprattutto lo è per i primi tre. Sono qui perché voglio tornare in buona forma il prima possibile. Questo weekend sarà importante per le prossime corse, per tornare in fretta ad un buon livello. Ero orientato verso Motegi, ma giorno dopo giorno, lavorando sodo, ho sentito meno dolore. Credo sia importante tornare in sella il primo possibile perché così dopo ci vorrà meno tempo per tornare al top e le tre settimane prima della trasferta asiatica saranno fondamentali per apportare modifiche alla moto". Ovviamente però Rossi si è dovuto sottoporre alla visita medica in circuito, ma il campione italiano non era preoccupato per il suo esito: "Ero positivo per il test perché al Sachsenring nel 2010 ero in condizioni peggiori, mentre ora cammino senza stampella. Per superare la visita è' importante il carico che sopporta la gamba, la mobilità della caviglia e del ginocchio e sono a un buon punto".
Infine, un pensiero per Michael van der Mark, sostituto designato ma che difficilmente monterà in sella alla M1: "Non ho parlato con Michael, ma la Yamaha mi è stata molto vicina. Jarvis è venuto a trovarmi, sia in ospedale, sia a casa ed eravamo già d'accordo. Penso che van der Mark abbia capito negli ultimi giorni che sarebbe stato difficile guidare questo weekend".
Assieme a Rossi era presente anche il suo compagno di team, Maverick Vinales. Lo spagnolo è ancora in piena lotta per il Mondiale, con soli sedici punti di distacco: "Siamo tutti vicini e lo saremo fino all'ultima gara. Di solito siamo sempre davanti a lottare e per questo motivo i gap sono così piccoli". Lo scorso anno, in sella alla Suzuki, Vinales terminò la gara tra i piloti di testa e ci proverà anche quest'anno: "Lo scorso anno qui mi sono sentito molto bene e ho spinto dall'inizio. Son convinto di poter fare un grande weekend". Il numero 26, interpellato sulla questione, dà anche il bentornato a Rossi: "E' un bene per il team che sia tornato Vale perché sarà anche un punto di riferimento per me. 40 punti sono tanti da recupare, ma mancano 5 gare e c'è anche il campionato a squadre. Spero possa essere al 100% e lottare per la vittoria".