Jonathan Rea domina anche Gara2 del Gran Premio del Portogallo della WSBK, anticipando, sul traguardo, l'olandese Michael Van der Mark e Marco Melandri. Out Chaz Davies, caduto a 2 giri dalla fine - quando si trovava alle spalle di Jonathan Rea - tradito dall'anteriore della sua Panigale. Questo risultato permette a Rea di dilatare ulteriormente il suo vantaggio, portando a 120 punti il margine su Sykes e a 135 quello su Davies.
Dopo la partenza dalla terza fila, Rea mette in scena uno show raffinato nei primissimi giri, quando in due tornate è già 2° alle spalle di un ottimo Leon Camier. E' questione di attimi, ed il leader iridato salta sulla preda, rappresentata dalla MV Augusta del britannico, che viene sopravanzata al 2° giro, proprio mentre Davies si porta al 4° posto alle spalle di Laverty.
Dal sorpasso ai danni di Camier, per Rea la gara si fa in discesa, perchè dopo un giro il suo vantaggio è già importante, in virtù di un passo che fa paura, non va mai oltre l'1.43.5, specie nei primi giri. Il nordirlandese, però, come tutti gli altri, prende la sua dose di rischi e più volte la sua Kawasaki Ninja risulta molto nervosa sulle buche di Portimao. Guida in scioltezza e vince il Gran Premio con 5"8 su Michael Van der Mark, autore di una gran gara.
L'olandese, dopo la partenza dalla prima fila, cede soltanto a Laverty e ai due rivali Rea e Davies. Il centauro della Yamaha pazienta e aspetta il momento giusto per attaccare, prima Camier - che dopo il sorpasso subito da Rea, quasi molla e si fa superare anche da Laverty e Davies- e poi Laverty. Una volta superato Laverty, l'olandese inizia a gestire la sua gara, aiutato anche dal duello tra Melandri e il pilota Aprilia che si sviluppa alle sue spalle e gli permette di guadagnare ampio margine sui due inseguitori. Quando Davies si stende a tre giri dalla fine, l'olandese si trova sul 2° gradino del podio e non deve far altro che tagliare il traguardo.
Gara difficile per Marco Melandri, che chiude sul podio dopo un lunghissimo duello con Eugene Laverty, che si piega a soli 6 giri dal termine, dopo aver tenuto botta alla grande al centauro della Ducati. Per Melandri è il terzo podio consecutivo, decimo in stagione, anche se la Panigale non è ancora perfetta per lui, l'anteriore è instabile e Marco ha raccontato più volte di non aver trovato ancora il giusto feeling con la sua moto.
Alla fine c'è la soddisfazione per il podio, ottenuto al termine di un gran duello con Eugene Laverty, 4° al traguardo. Il centauro della Aprilia si gioca a lungo il podio, prima con Davies per il 2° posto e poi con Melandri. Dopo Gara1, in cui le due Aprilia avevano sofferto, arriva un buon segnale.
5° posto per Jordi Torres, che riesce a concludere positivamente uno dei week-end migliori della stagione BMW. Nonostante le asperità del tracciato portoghese, il pilota spagnolo riesce a domare la sua BMW S1000RR e chiude davanti all'altra Aprilia di Lorenzo Savadori, 6° al traguardo. Il pilota di Cesena gestisce la sua gara ed evita i problemi di degrado che affliggono l'Aprilia RSV4, così da chiudere con un buonissimo 6° posto davanti alla gemella di Leandro Mercado, 7° al traguardo.
Sorprende Anthony West, che termina all'ottavo posto una bella gara, conclusa a 36" da Rea e ad oltre 12" da Mercado. Per il centauro del Puccetti Racing Team, nuovamente in sella per l'occasione, è un ottimo risultato, non correva in SBK da oltre un anno.
Segue Ayrton Badovini, che conquista il miglior risultato della stagione, grazie al 9° posto alle spalle di West, ma davanti all'esordiente Takahashi, che non sfigura all'esordio con la Honda e porta uno dei migliori risultati della stagione al team, orfano di Stefan Bradl, out a causa di un dolore al polso causato dalla caduta di ieri.
Jezek è 11°, miglior risultato in carriera, mentre Andreozzi, all'esordio con il Team Guandalini, conquista un incoraggiante dodicesima posizione, al rientro in SBK dopo 3 anni.
13° Forès, il cui GP è condizionato da una caduta al 10° giro, mentre si giocava un posto in Top10. Russo è 14°, seguito da Ramos, che chiude con 4 giri di ritardo, entrambi a terra ad inizio gara.
Rammarico per Chaz Davies, caduto a meno di tre giri dalla fine, mentre era 2° alle spalle di Rea e si apprestava a superare in classifica Tom Sykes. Grandissima delusione anche per Leon Camier, tradito ancora dal motore della sua MV che comincia a fumare dal 3° giro, prima di ammutolirsi al 10° passaggio. Out anche Alex Lowes, protagonista di un bruttissimo high-sides.